Internet in Medicina per medici e pazienti
di Riccardo Maceratini (*)
Evoluzione e qualità
Il medico è la principale fonte di informazione
sanitaria in poco più di un terzo (36%) della popolazione.
Circa i due terzi delle persone hanno come fonte primaria di informazioni
sanitarie i media (soprattutto televisione), comportando ciò comunque
un miglior rapporto medico–paziente in oltre il 90% dei casi (USA, 1998).
La facilità d’uso e l’economicità hanno favorito la rapidissima
diffusione di Internet e quindi la proliferazione di un gran numero di
siti medico-sanitari sul Web. La domanda di informazioni sanitarie in rete
(World Wide Web) è elevatissima: sono oltre 100.000 i siti medico-sanitari
specifici censiti a tutt’oggi che ottengono ben il 37% degli accessi totali
alla rete Web ed il 45% di questi è effettuato da ultracinquantenni.
Oltre il 50% degli utenti di tali siti non sono operatori sanitari,
ma persone senza conoscenze specifiche mediche e motivati quasi esclusivamente
da malattia personale o di un familiare, per usufruire di conoscenze e
servizi on-line o verificare le informazioni fornite da medici ed altri
operatori sanitari. Gli attuali utenti di informazioni sanitarie in rete
sono quindi oltre 100 milioni, di cui otto e mezzo circa italiani.
Agli iniziali siti realizzati da istituzioni pubbliche per l’operatore
sanitario (medico, infermiere etc.) –in principio soprattutto banche dati
bibliografiche specialistiche in linea- a fini di ricerca, formazione,
addestramento ed aggiornamento professionale e poi per il sistema assistenziale
(pubblico e privato, ad es. assicurativo) ora si vanno diffondendo siti
assistenziali per il paziente “virtualmente” assistito in modo continuativo
ad es. in un ospedale (ogni persona ha un suo sito personale contenente
i dati sanitari che vengono aggiornati da più fonti in tempo reale)
o realizzati direttamente per l’utente non sanitario a fini informativi
(costruiti generalmente da prestigiose istituzioni pubbliche).
Attualmente a tali siti se ne sono aggiunti numerosi commerciali, che
oramai sono la maggioranza (com e .vari), i quali offrono una elevata gamma
di servizi, generalmente nell’ambito di portali specifici.
Circa il 20% dei siti medico-sanitari sono statunitensi, che raggiungono
il più alto grado qualitativo e di soddisfazione dell’utenza (circa
il 90%): sono però attualmente del tutto soddisfatti all’incirca
solo il 30% degli utenti.
In tale scenario evolutivo, si sta rapidamente modificando sia il progresso
medico (oramai globalizzato e perfettamente integrato nella Società
dell’Informazione e della Comunicazione nei paesi più industrializzati,
che ha in Internet con annessa Web Cam il suo principale strumento) sia
il rapporto-medico paziente.
Il problema di saper scegliere
In tale caotico sviluppo ed in presenza di una ridondanza
di informazioni anche contraddittorie diviene necessario che medici, manager
sanitari e pazienti siano in grado di effettuare delle scelte secondo criteri
qualitativi.
Come è noto, in Internet non esiste regolamentazione e controllo
delle informazioni. Criteri e conoscenze di base dovranno essere
condivise tra professionisti e utenti sanitari in rete; altre saranno specifiche
e quindi dedicate. L’utente dovrà possedere le conoscenze di base
per navigare qualitativamente in rete, in particolare mediante l’uso di
più motori di ricerca e/o cataloghi specifici (es. Clini Web) con
relative parole chiavi significative; anche gli operatori sanitari meno
esperti hanno la necessità di valutare la qualità dell’informazioni.L’Organizzazione
Mondiale della Sanita’ ha proposto nel 1998 la realizzazione di una guida
per il cittadino su come ottenere notizie affidabili, indipendenti e confrontabili
nel settore medico-sanitario; la Comunità Europea ha previsto una
regolamentazione comunitaria per il 2003 (programma e.Europe).
I portali sanitari
I portali sanitari sono utili e ben strutturate vie
d’accesso alle informazioni importanti reperibili nel Web; sono la naturale
evoluzione del semplice sito.
Alcuni portali offrono informazioni strutturate alle necessità
sia dei medici che dei pazienti, ma oramai esistono decine di portali specializzati
per specifiche categorie di medici e classi di pazienti (patologie). La
validità dei portali si misura nella capacità effettiva di
risposta alle necessità degli utenti: i principali portali offrono
un’ampia varietà di contenuti e servizi, come ad es. auto-valutazioni
dello stato di salute o suggerimenti per migliorare tale stato, informazioni
sugli effetti collaterali ed interazioni dei farmaci; i portali specifici
per medici sono la via d’accesso alla ricerca medica, all’aggiornamento
professionale ed alla formazione permanente.
Un crescente numero di portali offre servizi interattivi a pagamento,
come le prenotazione o l’autorizzazione assicurativa per le visite mediche
in studi ed ospedali, la refertazione in linea, la tele-prescrizione di
farmaci con anche la farmacia on-line, la verifica della rimborsabilità
o copertura assicurativa delle prestazioni sanitarie, lo scambio di informazioni
con altri utenti (es. pazienti con patologie rare), un consulto con un
esperto su un particolare problema (da scegliere da un elenco di esperti
secondo esplicite credenziali) la realizzazione di una “cartella clinica
elettronica” di un paziente aggiornata e condivisa da più specialisti.
I principali portali sono sviluppati negli USA da imprese specializzate,
ma è prevista la realizzazione di portali da parte delle principali
industrie ed organizzazioni sanitarie, specifici per attività (es.:
teleconsulto radiologico, anatomo-patologico, dermatologico etc) o patologia
(es.:diabete).
Con quali standard, con quali regole e controlli, con quali criteri
di qualità si svilupperano tali portali? La competizione premierà
il sistema più economicamente efficiente ed efficace in grado di
ottimizzare l’attività sanitaria?
La valutazione
delle informazioni sanitarie in rete
La valutazione della ”qualità” delle informazioni
sanitarie in rete, dedicate ad operatori sanitari, non presenta attualmente
regole e criteri differenti rispetto a quelle consolidate da decenni e
di cui si avvalgono i tradizionali strumenti di comunicazione e diffusione
di dati ed informazioni medico-sanitari.
Analoga considerazione si può effettuare, al momento, per i
siti dei sistemi sanitari pubblici e privati prestigiosi, sia per finalità
di pianificazione e programmazione che per finalità educazionali
o promozionali (anche commercio elettronico).
E’ sempre individuabile la fonte di informazione, controllata e certificata
da uno o più responsabili. Ad es. vi è la Medline, banca
dati con oltre 8 milioni di riferimenti scientifici. La Medicina basata
su evidenza si è potuta sviluppare e diffondere mediante Internet
consentendo un rapido progresso qualitativo della medicina ed anche un
effettivo controllo della qualità delle prestazioni sanitarie da
parte di erogatori e/o controllori Numerosi siti “commerciali” ed istituzionali
offrono interessanti servizi sanitari, sia in proprio che collegandosi
a siti pubblici, ad es., tutti i siti sanitari oramai selezionano link
ad altri siti prestigiosi (es. Food and Drug Administration: informazioni
su cibi, farmaci e sanità in generale, HYPERLINK http://www.fda.gov;
www.fda.gov; Virtual Hospital, sito della Università della Iowa
per il pubblico, HYPERLINK http://www.vh.org. www.vh.org.).
Soprattutto nei paesi anglossassoni stanno proliferando servizi di
“second opinion” e teleconsulto e ivi esistono anche delle agenzie per
combattere le frodi del settore (USA).L'Organizzazione Mondiale della Sanita’
ha pubblicato una guida all'uso di internet in sanità che evidenzia
i vantaggi del reperimento facile e veloce di informazioni utili (diagnosi,
terapie, organizzazioni, enti e servizi sanitari), da utilizzare sempre
con il supporto del medico curante, indicando un set minimo di informazioni
che devono essere presenti nel sito (aggiornamento, sponsor, specificazione
del messaggio pubblicitario e dell'utenza specifica) e delle informazioni
da fornire in caso di proposta di vendita di prodotti sanitari, in particolare
farmaci.
Di recente sono state concordate e promulgate da alcuni istituti sanitari
pubblici USA delle linee guida sui criteri per la valutazione delle qualità
delle informazioni sanitarie in Internet, valide per siti destinati al
pubblico, utili anche ad internet provider e web-manager sanitari: con
precise indicazioni per la valutazione di credibilità, contenuto,
links, progettazione, contattabilità, finalità del sito;
numerosi metodi per la valutazione della qualita’ dei siti sanitari con
criteri non decisi dall'utente o dal web-manager sono stati inoltre proposti
anche in europa.
E’ teoricamente possibile un filtraggio automatico che impedisca l'accesso
ai siti prevalutati di scarsa qualità (etichette elettroniche) o
preselezionare i siti ritenuti validi e di specifico interesse, ma è
un sistema di difficile aggiornabilità.
Anche i web-manager hanno le loro regole (codici etici) a cura della
Internet Heathcare Coalition.
HON code
Autoregolamentazione
dei siti Web in Sanità
La Health on the Net (HON) Foundation, organizzazione
non profit per lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione
in medicina con sede a Ginevra, ha promulgato nel 1996 un codice di condotta
(autoregolamentazione) per i siti sanitari, promulgato in 11 lingue (italiano
compreso) e divenuto oramai lo standard di riferimento internazionale.
La carta HON code non permette valutazioni qualitative sul contenuto
delle informazioni fornite da un sito medico-sanitario, ma offre all’utente
la possibilità di valutare se il sito è stato realizzato
con requisiti minimi di standardizzazione qualitativa.
I siti che aderiscono a questo codice di condotta espongono un apposito
logo.
Un sito può essere costruito anche autonomamente con l’inserimento
del logo senza alcun controllo da parte della HON stessa: è possibile
però attivare il motore di ricerca HON, verificando così
i siti ‘’HON oured" cioe’ valutati dal sistema di controllo HON.
(*) IMIA—Italia
International Medical
Informatics Association
L'HON CODE E' STATO PUBBLICATO SUL NUMERO
DI LUGLIO
NEL CONTESTO DELL'ARTICOLO DI EMILIO
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