ALLERGIE E “CURE NATURALI”
Prof.Corrado Bornoroni*
La “medicina naturale” che potremmo chiamare con
un termine più appropriato “medicina integrata” sta perdendo il
suo aspetto empirico e popolare e sta riscuotendo un interesse non solo
come scelta terapeutica per il naturale, ma anche come studio metodologico
in numerose università e centri clinici.
Di queste metodologie distinguiamo tra le più utilizzate, l’omeopatia,
la fitomedicina, l’agopuntura. Si ritiene, in accordo con la scuola di
Vienna (Pischinger, Kellner, Bergsman) e con l’Università di Witten-Herdecke
(Heine e coll.) che le terapie naturali, come anche le idroterapie e molti
tipi di fisioterapia agiscano in maniera selettiva su quel substrato anatomico
di tutti i processi biologici denominato dal Pischinger “Sistema di Regolamentazione
Fondamentale”.
La peculiare differenza tra l’approccio terapeutico tradizionale ed
approccio con la medicina naturale consiste che nel primo caso la diagnosi
nosologica è in primo piano, nel secondo caso è determinante
la diagnosi cosiddetta biotipologica individuale e di terreno reattivo;
cioè da una visione analitica si passa ad una sistemica (olistica),
in cui diventa più determinante il malato con la sua malattia
e con le sue predisposizioni (diatesi).
Non esiste un vero protocollo, come nella prassi convenzionale, per
le malattie allergiche nel campo dell’omeopatia e ell’agopuntura, mentre
per la fitomedicina, ossiamo più facilmente stabilire un corollario
terapeutico, in quanto si utilizzano molecole attive, finalizzato alla
desensibilizzazione aspecifica con l’utilizzo di piante (ad esempio il
ribes nigrum), la cui azione sembra essere quella di modulare la risposta
reattiva delle mucose in fase iperergica e di diminuire in maniera significativa
i livelli serici di IgE.
Nel campo specifico dell’omeopatia, per la patologia allergica di tipo
stagionale o cronica, il protocollo prevede un trattamento preventivo finalizzato
alla desensibilizzazione del terreno reattivo di base del soggetto con
farmaci cosiddetti costituzionali e con una immunizzazione attiva con diluizioni
omeopatiche (cosiddetta ultra low doses dagli autori anglosassoni) dell’antigene
in causa.
Nella fase acuta o cronica della patologia allergica sono stati utilizzati
farmaci omeopatici sotto form ainalatoria, sub-linguale e intramuscolare
con interessanti risposte cliniche e di laboratorio; nei casi di asma bronchiale
cronica, si è riscontrata una netta diminuzione dei livelli serici
delle immunoglobuline (IgE, IgM e IgG) e del rilascio di radicali superossido,
dela proteina cationica eosinofila ECP e con la netta riduzione del nitroblutetrazolo
(NBT) per la concomitante accresciuta attività della NADH-ossidasi.
I risultati clinici nelle malattie allergiche sono stati ritrovati
anche da università cinesi con l’utilizzo preventivo e sintomatico
di punti di agopuntura specifici a secondo del tipo di “target” allergico
sia in fase acuta che in fase cronica.
* Istituto Superiore
di Medicina Olistica e di Ecologia
Università di Urbino
Nota biografica
del Prof. Corrado Bornoroni
Laurea in Medicina e Chirurgia
nel 1974 all’Università “La Sapienza” di Roma
Specialista in Tossicologia Medica
Specialista in Patologia Generale
Professore a.c. dal 1989 ad oggi presso l’Università
degli studi di Urbino
Direttore dal 1990 dell’Istituto Superiore
di Medicina Olistica e di Ecologia presso l’Università di Urbino
Diplomato alla Facoltà di Omeopatia
del Royal London Homeopathic Hospital
Diplomato in Omeopatia e tecniche bioterapiche
presso la Facoltà di Formazione e di Ricerca delle Scienze Mediche
dell’Università di Bordeaux II
Diplomato in Agopuntura cinese presso l’Università
di Bordeaux II
Diplomato in Omeopatia presso il Centre Homeopathique
de France di Parigi
Vice Presidente della World Academic of Qigong
(Pechino, Cina)
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