Possibilità di prevenzione
delle malattie allergiche
Prof. Domenico Schiavino*
Per impostare un efficace programma di prevenzione
della malattie allergiche è fondamentale porre innanzitutto una
diagnosi etiologica certa. Ma anche in questo caso una prevenzione efficace
la si può realizzare solo in una parte delle malattie allergiche
(farmaci, alimenti, derivati epidermici degli animali).
Prevenzione
nei bambini a rischio
Si definiscono a rischio di allergopatie quei bambini
che alla nascita hanno un livello di IgE totali nel cordone ombelicale
superiore a 0,9 KU/L e quelli figli di entrambi i genitori allergici.
Programma di prevenzione:
- Allattamento esclusivo al seno per almeno sei mesi
- Dieta povera di latte e derivati di uova per la madre che allatta
- Introduzione di alcuni alimenti (pesce, uova) solo dopo il
1° anno di vita
- Rigoroso divieto di esposizione al fumo passivo
- Bonifica dell’ambiente domestico dalle polveri
- Divieto di convivenza con animali domestici (cani, gatti)
- Ritardato ingresso alla scuola materna
Si sono dimostrate inefficaci le diete ipoallergeniche per la madre
gestante
Prevenzione delle malattie
allergiche respiratorie
Allergia ai pollini
- Conoscere il periodo di impollinazione (nella regione in cui si vive)
dei pollini di cui si è allergici
- Evitare in tali periodi spostamenti in moto o in macchina o in treno
con finestrini aperti. Utili in macchina condizionatori con filtri antipollini
- Evitare soggiorni in campagna nei periodi di impollinazione
- Preferire ambienti marini
- Evitare di tagliare l’erba dei giardini e di sostare nelle zone in
cui sia stata tagliata
- Evitare attività sportive all’aperto nei periodi di impollinazione
- Evitare di aerare la casa nelle ore più calde della giornata
(preferire le ore mattutine o notturne)
- Evitare l’esposizione a sostanze irritanti (fumo, smog) durante il
periodo di impollinazione. Chi usa la moto deve indossare un casco con
visiera
- Utilizzare farmaci antireattivi (antistaminici, cromoni, cortisonici
locali) ai primi sintomi di allergia e per tutto il periodo di impollinazione
Allergia alle polveri ambientali
La finalità è di rendere l’ambiente domestico meno ricco
di Dermatofagoidi e delle loro deiezioni
- Ridurre l’umidità della casa
- Usare per le pulizie aspirapolveri (possibilmente ad acqua)
e panni umidi
- Aereare frequentemente la casa
- Lavaggio frequente ad alte temperature degli effetti letterecci
- Sostituzione di materassi e cuscini di lana e piume con derivati
sintetici della gomma o di poliuretano
- Eliminazione nella stanza da letto di tappeti, divani, tende pesanti,
peluche, librerie a giorno
- Utilizzazione di coprimaterassi e di copricuscini anti-acaro
- Utilizzazione 1-2 volte l’anno di acaricidi
Prevenzione
allergia alimentare
- Allontanamento dalla dieta dell’allergene responsabile,
anche in minime tracce
- Attenzione agli allergeni “nascosti”
- In caso di allergia al latte utilizzare: latte di soia - idrolisati
proteici
- Nell’intolleranza al latte (deficit di lattasi): yogurt – latti addizionati
di lattosio – latti poveri di lattosio
- Nell’allergia a frutta e verdura bisogna evitare tutti gli alimenti
della stessa famiglia
Prevenzione
delle reazioni da farmaci
- Evitare i farmaci che hanno dato disturbi e quelli
che possono cross reagire con essi (amino-penicilline, gruppo “para”, FANS)
- Utilizzare farmaci noti per il loro scarso effetto allergico (nimesulide,
paracetamolo, nefopam, meloxicam nell’intolleranza ai FANS; macrolidi,
ossichinolonici e aminoglicosidi nellereazioni da beta lattamine)
- Preferire la via orale e le piccole dosi, almeno inizialmente, per
i farmaci assunti per la prima volta
- Nelle sindromi da intolleranza polimedicamentosa utilizzare SCG Xos
e anti H1 30 - 40 minuti prima dell’assunzione di un farmaco
- Pretrattamento con anti H1, anti H2 e cortisonici prima di anestesie
generali e mdc iodati nei soggetti a rischio
Prevenzione delle sindromi
orticariche - angioedemose
Forme ereditarie (deficit di C1 – INH):
- Evitare traumi ed infezioni;
- Androgeni;
- Antifibrinolettici;
- Anticomplementari
Forme acquisite:
- Dieta priva di alimenti ricchi di istamina e tiramina, di Additivi
e di alcool;
- Anti H1;
- Anti H2;
- Antifibrinolitici;
- Anti complementari;
- SCG per os
Prevenzione dell’allergia
al veleno di imenotteri
- Cautela nei lavori all’aperto, nel trasporto dei
rifiuti, nelle gite in campagna e al mare
- Evitare di mangiare frutta troppo matura, caduta dagli alberi
- Non camminare mai scalzi
- Evitare di mangiare all’aperto
- Evitare capi di vestiario eccessivamente colorati e larghi (possono
intrappolare insetti)
- Evitare movimenti bruschi se l’insetto ronza intorno
- Rimozione dei nidi nelle vicinanze della casa (da parte di personale
specializzato)
- Avere sempre con sé un kit con farmaci antiallergici (se le
reazioni predanti sono state gravi)
- Sottoporsi a immunoterapia specifica se possibile)
- Informare amici e componenti della famiglia della propria ipersensibilità
alla puntura d’insetti
Prevenzione
delle allergie da contatto
- Evitare il contatto e l’esposizione ambientale
con la sostanza cui si è allergici
- Alcuni metalli pesanti (nichel, cromo, cobalto) si ritrovano in tracce
in molti alimenti
- Possibilità di reazioni crociate (gruppo Para)
- Uso di creme barriera e di punti di cotone
* Servizio di Allergologia
Università Cattolica del Sacro Cuore
- Roma
Nota biografica
del Prof. Domenico Schiavino
Nato a Foggia 52 anni fa,
il Prof. Schiavino si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1972
presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha iniziato
e tuttora sta svolgendo la sua carriera accademica. Dapprima contrattista,
poi ricercatore confermato, dal 1984 è idoneo a Professore associato
in Allergologia ed Immunologia Clinica; dal 1991 è Professore associato
di Ruolo.
La sua attività clinica si è
svolta, fino al 1991, nei reparti di Medicina Interna e nel Servizio di
Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma; dal 1991 è Dirigente
di II livello del suddetto Servizio di Allergologia.
Dal punto di vista didattico è Docente
di Allergologia e Immunologia Clinica nel Corso di Laurea in Medicina e
Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma; inoltre è titolare
di insegnanti nelle Scuole di Specializzazione di Medicina Interna, di
Allergologia e Immunologia Clinica, Medicina del Lavoro, di Patologia Clinica
e di vari dottorati di Ricerca.
Dal punto di vista scientifico si è
occupato prevalentemente di problematiche allergologiche, con particolare
riguardo all’allergia ai farmaci, all’allergia alimentare, all’allergia
da contatto, all’allergia al lattice e alla valutazione immunologica di
varie tipologie di deficit immunitari.
Risultati di tale attività scientifica
sono oltre 230 lavori pubblicati su riviste qualificate italiane ed estere.
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