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INERNET E SALUTE

LE NUOVE PIATTAFORME 
EROGATRICI DI SERVIZI PER LA SANITA’

Ing. Patrizio Sassu *

Negli anni ’80, ma anche all’inizio degli anni ’90, era importante il possesso di un “bene personale”, segno di distinzione dagli altri, che rappresentasse autonomia ed individualismo, caratteristiche considerate sicuramente vincenti.
Oggi anche in Italia questi due concetti stanno venendo meno e si sta scoprendo sempre di più che non è importante possedere un ‘bene’, ma è importante potere usufruire del ‘servizio’ che dipende da quel bene nel momento in cui quel servizio ci occorre. 
In un certo senso ci siamo resi conto che  possiamo fare a meno dell’autonomia, e anche il concetto di individualismo sta virando sempre di più verso un concetto di comunità e di partecipazione. 
Tutti coloro che fanno parte di una comunità hanno scoperto che è più facile e più economico poter disporre di un certo servizio quando ci si rivolge a questo servizio con un numero elevato di richieste e con pluralità di intenti. 
Internet (la “Rete”) si colloca esattamente in questo scenario e permette a comunità più o meno grandi di fruire, in maniera condivisa, di un servizio che, proprio perché è messo a disposizione di tanti, acquista caratteristiche di economicità molto interessanti.
Tutto questo vale ovviamente anche per il comparto della Sanità: i servizi sanitari fruibili sulle reti in modalità info-telematica potranno diventare sempre più condivisi e sempre più economici come valore costo/prestazione.
Da questo punto di vista, Internet per la sanità può essere, a nostro avviso, applicata in due diversi contesti:

  • Internet per il cittadino/paziente, quindi per tutti noi che siamo sicuramente cittadini e potenzialmente, prima o poi, anche pazienti;
  • Internet che si rivolge agli operatori della sanità, quindi ai medici, ai manager, alla comunità scientifica.
Internet per il cittadino: deve essere dotata di grandissima diffusibilità, consentire una grande pervasività all’interno delle abitazioni e degli uffici; addirittura si può pensare a chioschi telematici in punti prestabiliti delle nostre strade e delle nostre piazze; deve avere un accesso molto economico, se non addirittura gratuito; può avere caratteristiche di security piuttosto basse e deve permettere l’accesso a servizi a grande diffusione ed a bassa specializzazione. 
Internet per la comunità medico-scientifica: può avere una capillarità più bassa e può avere un valore riconosciuto e quindi un costo per gli utilizzatori, fatto questo non banale, dato che, evidentemente, anche Internet diventa un mezzo di produzione. Oggi il mercato consumer è abituato a vedere Internet come qualcosa di cui disporre, anche se non si capisce bene che cosa ci sia dietro. La cosa interessante è che è gratis o comunque a costi molto ridotti. Nel momento in cui anche Internet diventa un mezzo di produzione, quindi uno strumento di reddito, non si vede perché non debba avere un costo proporzionale al reddito che permette di sviluppare e ai servizi che permette di erogare. Può dunque venire meno il concetto di gratuità, mentre cresce molto la richiesta di performance: deve essere una rete  Internet ad alta velocità e con elevati livelli di sicurezza. 
All’interno di queste due differenziate tipologie di Internet ci sono ancora altri aspetti da considerare. Abbiamo una Internet orientata alla “macchina della salute” e quindi orientata al servizio sanitario (potrebbe essere definito il “front office”), ed abbiamo una Internet “di servizio” (back office); le piattaforme informatiche e le tecnologie di rete sono oggi già disponibili, quindi non parliamo di un futuro che verrà, ma parliamo di qualcosa che è già possibile.
Vanno quindi coperte le quattro aree di domanda identificate incrociando il tipo di utente (cittadino, medico) con il tipo di servizio richiesto (front office, back office), ad ognuna delle quali bisogna dare adeguata risposta con efficienza e assenza di rischio. 
Per quanto riguarda il trattamento dei dati sensibili che transitano sulle reti, le piattaforme di rete permettono di assicurare due aspetti. della sicurezza: quello  della trasmissione e quello del controllo dell’accesso.
Attraverso un riconoscimento di identità realizzabile con una smart card del costo di  qualche migliaio di lire, si può avere la certezza di chi è entrato in rete in quel momento e da quale terminale, e di chi è all’altro estremo del collegamento; non è nostro compito discutere in questa sede degli aspetti di correttezza ed etica delle informazioni che viaggiano in rete. 
Un’altra caratteristica tipica di una sanità in rete è che viene meno il concetto di locale.(nel senso di ridotto nello spazio).
Si possono realizzare delle esperienze di sanità in rete - può essere un sito di una comunità di medici che si riunisce per offrire dei servizi - che nascono localmente ma per definizione, solo per il fatto che sono collegati ad Internet, diventano accessibili da qualunque parte d’Italia se non del mondo e quindi si aprono direttamente ad una comunità virtuale vastissima. 
Il concetto è stato riassunto in un neologismo, che è la parola: “glocale”, cioè l’esperienza “locale”, per il solo fatto che si apre ad Internet, diventa “globale”.
Al di là del neologismo sembra importante l’asserzione che qualunque esperienza valida che abbia un’ interfaccia su Internet, e che quindi entri su una piattaforma specializzata Internet e che si apra al Web, diventi per definizione un’esperienza globale fruibile da una categoria di utenti vastissima ed eterogenea, fatte salve volute restrizioni nell’ accesso e nella fruizione dei servizi. 
In questo scenario, Internet si sta specializzando nella sanità su due aspetti.
Il primo aspetto è quello della telemedicina in senso lato, come un mezzo per trasmettere a distanza dati biomedici, ossia tutto quello che può riguardare una diagnosi a distanza, il trattamento e la conservazione dei dati a distanza, il telemonitoraggio, la teleassistenza, e così via.
Il secondo aspetto su cui le piattaforme Internet si stanno specializzando è quello di essere cerniera tra domanda e offerta (applicativi di CUP, portali specializzati BtoB e BtoC, market place, e-procurement sanitario, ecc.)
Anche il sistema sanitario offre servizi: è un sistema specializzato che risponde ad una domanda di grandissima importanza per la qualità di vita di un Paese.
La competitività tra i medici e le strutture sanitarie sarà un aspetto sempre più importante non soltanto per la sanità privata, ma anzi sta sempre più assumendo valore anche per la sanità pubblica. 
Un terminale, un personal computer, un accesso da casa, un accesso da un chiosco lungo la strada, offriranno il modo per accedere a servizi socio-sanitari in maniera competitiva perché il cittadino potrà fare un percorso in rete, potrà scegliere la struttura che preferisce, potrà prenotare la visita e la prestazione con il medico che vuole e nella data che vuole.
Potrà, in un discorso di sanità in rete completo, pagare la prestazione, verificare se il pagamento è andato a buon fine, collegarsi con la sua assicurazione sanitaria integrativa, ricevere informazioni sull’ impiego dei medicinali o sulla disponibilità di servizi di wellness nel proprio0 territorio o a centinaia di chilometri di distanza, collegandosi con siti istituzionali, siti di strutture pubbliche o di strutture private. 
Internet e le piattaforme diventeranno sempre più, in un arco di tempo che si stima non supererà i 4-5 anni, il punto di snodo tra la domanda e l’offerta ed è intuibile che cosa tutto questo potrà significare non solo sul piano sociale, ma anche sul piano del business indotto per le componenti tecnologiche proprie della “net-economy”.
* Responsabile per i Sistemi Sanitari Integrati
Telecom Italia
 Wireline Services – TOP


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