COMPETENZA – QUALITA’ – PROFESSIONALITA’
Dott. Mario Bernardini *
Una grande finzione del “villaggio globale” in cui viviamo
è il frequente, quasi costante, richiamo ad una “centralità
della persona” che viene indicata come essenziale e fondamentale obiettivo
per qualsiasi impegno sociale.
Nella realtà quotidiana l’enunciato, ineccepibile
per il riconoscimento del valore intrinseco di ogni individuo, si trasforma
in un richiamo etico soltanto per l’impegno e il comportamento di chiunque
operi in attività di riconosciuto valore sia individuale che collettivo.
Ne sono emblematico esempio proprio le professioni maggiormente
importanti per il tema di cui ci stiamo occupando: il giornalista, il medico
e il ricercatore che si occupano di informazione sanitaria in generale
e, nello specifico, del rapporto tra Internet e Salute.
Internet, uno tra i più significativi simboli
del progresso e della moderna tecnologia, sta così diventando strumento
indispensabile per ogni quotidiana esigenza del singolo, ma anche indiretto
sistema di controllo delle abitudini individuali e collettive e strumento
per la raccolta di dati e informazioni utili per chi, dallo sfruttamento
di tali elementi di valore statistico, pensi di trarre spunti speculativi
e d’interesse per ogni intervento sulla collettività, soprattutto
in campo economico.
“Il web ha bisogno di regole” titolava nel maggio scorso
l’articolo di un periodico medico dedicato all’autodisciplina per
l’informazione medica e sono, in realtà, molte le iniziative in
tal senso mentre scarseggiano, in Italia e all’estero, norme legislative
e di controllo per assicurare notizie, diffuse in rete, indipendenti e
affidabili nel settore medico-sanitario.
Ancora una volta ci si preoccupa di mettere in guardia
i fruitori di Internet, i ‘navigatori’ dai possibili inconvenienti che
possono essere conseguenza del ricorso ad un mezzo di comunicazione moderno,
dalle potenzialità non ancora completamente conosciute ed esplorate
e per il quale ancora non esistono norme nazionali, né internazionali,
che ne regolamentino modalità di impiego e controllo dei contenuti.
Le scarse anticipazioni a livello mondiale relative all’intenzione
di porre mano ad una regolamentazione di Internet non hanno ancora avuto
concreto riscontro normativo.
Analogamente a livello europeo non esistono particolari
direttive ad eccezione di una decisione del gennaio 1999 per un piano pluriennale
per una maggiore sicurezza nell’utilizzazione di Internet.
Una sorta di invito a seguire un criterio di ‘autocontrollo’
da parte del singolo fruitore, che non esclude la possibilità di
un uso ‘improprio’ di Internet sul piano etico, morale e commerciale.
Nessun particolare riferimento all’informazione “in rete”
che si occupa di salute, sanità e benessere, spesso con dichiarate
finalità commerciali.
Un settore di Internet per il quale anche l’OMS ha chiesto
agli stati membri di realizzare una guida per i cittadini che serva di
aiuto per ottenere notizie attendibili in campo medico sanitario.
Il titolo del mio intervento, “competenza, qualità,
professionalità”, è pertanto indicativo del presupposto indispensabile
e che vogliamo pensare sia ‘scontato’, per chiunque voglia con convinzione
credere che Internet sia, o diventi, quello strumento di comunicazione,
in campo sanitario, di massima utilità, efficacia, attendibilità,
sia quando sia utilizzato per necessità pratiche (telemedicina,
telesoccorso, ecc) che quando diventi fonte e riferimento per informazioni
sulla salute, formazione professionale, educazione sanitaria.
Il 15 settembre scorso, a firma di Stefano Bucci, ‘Il
Sole 24 ore ha pubblicato un articolo con questo titolo: ‘L’Hi-tech trasforma
la sanità. Vi sono elencati futuri vantaggi e prefigurato un nuovo
medico che svolge la sua professione impegnando al WEB almeno il 30% del
suo tempo lavorativo.
Cito, perché significativi, i sottotitoli dell’articolo:
Sempre meno visite; corre il business terapeutico; crescono i cyberpazienti;
la dinamicità è vincente; investire nell’hi-tech; il futuro
al computer.
Un crescendo di valorizzazione del mezzo informatico
che trova riscontro in un’altra notizia, altrettanto recente, sulla nascita
del sito “Qchannel”, in cui sono interessati diversi azionisti tra i quali
al 25% una Società di un Sindacato Medico Autonomo. Il nuovo sito,
che già sarebbe collegato a 5.000 medici di famiglia, si propone
di raggiungere, entro il prossimo anno, almeno 30.000 medici generici del
S.S.N.
Un progetto con tutti i presupposti delle buone intenzioni.
Ma suscita qualche perplessità e pone alcune domande:
nel 2001 l’assistenza medica “di base” del SSN sarà riconoscibile,
o avrà come simbolo, il “totem internet” della sala d’attesa ?
La “terapia personalizzata” prescritta “on line” basata
su sintomi raccolti “attraverso la rete”, migliorerà il rapporto
medico-paziente e contribuirà alla tanto invocata “maggiore
umanizzazione della medicina”?
Domande per le quali è necessario aspettare
per avere risposta, speriamo positiva, ma sulle quali, tornando al precitato
quotidiano del 15 settembre, incombe quanto riportato per il ‘modello USA
nell’articolo “e-business migliora la salute” : “Le organizzazioni sanitarie
USA sviluppano già oggi soluzioni basate sul Web a velocità
spaventosa. Soluzioni che si propongono come elastiche, efficienti e soprattutto
capaci di potersi connettere tra loro attraverso Internet. In un girotondo
“destinato a coinvolgere studi medici, ospedali, laboratori, farmacie,
pazienti”. E reso ancora più vorticoso dal fatto “di
poter utilizzare quella tecnologia browser che elimina ogni problema
di accesso e quei sistemi di sicurezza che salvaguardano le informazioni”.
Per la Salute in Internet, quello che abbiamo ricordato
come fondamentale intendimento di realizzare una Società che riconosca
l’importanza dell’individuo come singolo, prima ancora che come parte di
una struttura collettiva complessa, deve ancora continuare ad avvalersi
del ricorso all’autoregolamentazione, al rispetto di quelle “regole di
comportamento” non scritte, ma che sono bagaglio etico naturale di ogni
persona e che, per specifiche categorie di professionisti, diventano “Codice
deontologico”.
Giornalisti e Medici, come ogni altro soggetto che usi
Internet per qualsiasi tipo di necessità, informativa, culturale,
per personale esigenza o per curiosità, sono “messi in guardia”
dai “pericoli” di una “navigazione” senza certezze e non possono che condividere,
apprezzandone le finalità, gli sforzi messi in atto per giungere
ad una regolamentazione, al momento esclusivamente etica, posta in essere
da gestori e da singoli o gruppi di titolari di ‘domini’ che
si occupano di sanità, medicina, salute, ecc.
“Competenza, qualità, professionalità”
si acquisiscono iniziando da una seria preparazione nel corso degli studi
e proseguendo un percorso formativo costruito “giorno per giorno” attraverso
esperienze pratiche e costante aggiornamento culturale. Il tutto arricchito
dal quotidiano rapporto sociale che insegna a condividere sentimenti ed
esperienze di altre persone con quel senso di umana solidarietà
caratteristico di chi svolge una professione di pubblica utilità
quali sono la medicina e l’informazione.
In questa occasione l’ASMI vuole richiamare l’attenzione
sugli obblighi deontologici, oltre che etici e morali, che devono essere
tenuti presenti da giornalisti, medici e ricercatori che si accingono
ad utilizzare Internet per un impegno di informazione scientifica valida
in campo medico sanitario.
L’ASMI condivide le indicazioni contenute nel HON Code
che ritiene rappresentino uno “Standard di riferimento” utile a livello
internazionale per l’autoregolamentazione dei siti sanitari nell’interesse
dei frequentatori, anche occasionali.
Internet rappresenta però anche uno strumento
di informazione scientifica in campo medico sanitario per “addetti ai
lavori” e, per questa utilizzazione, l’ASMI si propone, con l’USPI,
quale organizzazione accreditante e, attualmente per l’Italia, quale punto
di riferimento e “intermediario” tra qualificate “fonti” scientifiche e
la “pubblica opinione”.
E’ inoltre da considerare particolarmente importante
la garanzia di attendibilità e competenza, qualità e sicurezza
delle informazioni messe in rete o da questa rilevabili, quando siano rivolte
a categorie professionali particolarmente interessate e competenti per
motivi di studio, approfondimento, ricerca, aggiornamento.
Evenienza ancora più da tutelare quando tale finalità
sia perseguibile attraverso la consultazione di siti Internet “riservati”
o accessibili con “password” rilasciata a particolari categorie di fruitori
o “in abbonamento” e quando il “sito” o la “documentazione diffusa” siano
espressione culturale o documentazione proveniente da pubblicazioni collegate
ad attività di Società Scientifiche e Associazioni culturali
mediche o di altre imprese e operatori impegnati nella ricerca in campo
medico sanitario .
Per l’ASMI l’odierna proposta trova giustificazione nell’Art.
3 dello Statuto associativo che ai punti c) e d) recita testualmente:
“c)Agevolare il confronto in campo nazionale ed internazionale
fra i medici che si occupano anche di giornalismo scientifico ed i giornalisti
non medici che si occupano prevalentemente di problemi riguardanti la salute
e l’ambiente di vita e di lavoro.
d)Contribuire alla diffusione della corretta e completa
informazione sanitaria e nel campo della ricerca biomedica, con lo scopo
di dare alle idee, agli studi e alle notizie la più ampia divulgazione,
attraverso tutti i mezzi di comunicazione, con giusto equilibrio, accuratezza
e rigore scientifico, evitando sensazionalismi e strumentalizzazioni.”
L’ASMI ha considerato e fa’ proprio quanto indicato nella
prima parte del punto uno del ricordato HON Code dove è detto che
“ogni
informazione medica fornita ed ospitata dal sito sarà scritta unicamente
da esperti dell’area medica e da professionisti qualificati”.
Estendendo la validità a quanto attiene la trattazione
di argomenti inerenti la sanità, la salute e la ricerca scientifica
in campo medico sanitario, l’ASMI propone una procedura autoregolamentata,
attestata da ASMI ed USPI, ognuno per le specifiche competenze, per la
realizzazione e gestione dei siti Internet che intendano, tra l’altro,
occuparsi di tali argomenti e che assicurino la rispondenza a fondamentali
esigenze di competenza, qualità e professionalità.
Tre diversi e distinti aspetti di un sistema di garanzia
che trae dai tre momenti sinergismo di valore e confluenza di finalità
singolarmente garantite dalle Istituzioni di riferimento: Registro della
Stampa del Tribunale, Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della
Stampa Italiana e Unione degli Editori della Stampa Periodica.
L’intervento del Dott. Vetere ha ampiamente dimostrato
i presupposti di controllo per “qualità e competenza” che derivano
dalle procedure di Accreditamento per l’iscrizione all’USPI.
Un richiamo a parte merita quanto connesso alla garanzia
di “professionalità specifica” per la trattazione di argomenti d’interesse
medico sanitario attinenti la salute il benessere e il relativo progresso
della ricerca scientifica e delle sue applicazioni.
Per l’informazione “on line”dedicata alla materia di
cui ci occupiamo, l’ASMI chiede il rispetto delle norme di comportamento,
in quanto applicabili, indicate nel documento a suo tempo già consegnato
all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e alla Federazione Nazionale dei Medici
come “Bozza di Codice Deontologico del Medico e del Giornalista per l’Informazione
Scientifica in Campo Biomedico”.
Resta aperto, purtroppo, l’aspetto della “Sicurezza”
del sito da possibili intrusioni e manipolazioni di estranei , come quello
dell’uso non autorizzato dei “logo USPI e ASMI”.
Mentre per il primo aspetto si rimanda alle leggi esistenti
in materia e a quegli accorgimenti della tecnica che sono allo studio per
rendere sempre più “sicuri” i “domini internet”, per il secondo
aspetto un apposito sito “ASMI – USPI”, già progettato, consentirà
di pubblicizzare l’elenco, periodicamente aggiornato, dei “siti” accreditati.
* Presidente ASMI (Associazione Stampa
Medica Italiana)
DOCUMENTO ASMI DI AUTOREGOLAMENTAZIONE
PER L’ACCREDITAMENTO DI TESTATE “ON LINE”
DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA IN CAMPO MEDICO SANITARIO
1) Il titolare del “dominio” che intende trattare,
con finalità culturale e di aggiornamento scientifico, argomenti
medico sanitari e di ricerca finalizzata alla tutela della vita, della
salute e del benessere dell’uomo, è moralmente impegnato al rispetto
degli obblighi previsti affinché la denominazione del “sito” sia
registrato nel Registro della Stampa del Tribunale di competenza territoriale
come “testata giornalistica” a tutti gli effetti.
2) Il Direttore Responsabile deve essere iscritto all’Ordine
dei giornalisti, elenco professionisti o elenco pubblicisti. Può
essere un iscritto nell’apposito Albo Speciale, qualora sussistano i requisiti
richiesti per la specificità della testata.
3) La “Testata on line”potrà essere iscritta all’USPI
in base all’apposito Regolamento e l’Editore potrà chiedere
il riconoscimento di aderente all’ASMI.
4) Il Direttore Responsabile, giornalista professionista
o giornalista pubblicista, potrà essere iscritto all’ASMI, documentando
la specifica competenza specialistica in materia medico sanitaria.
Il Direttore Responsabile iscritto all’Albo Speciale
dell’Ordine dei Giornalisti, potrà essere iscritto all’ASMI come
Socio Aggregato.
5) Apposito spazio del “giornale on line” dovrà
indicare le eventuali Società Scientifiche e Associazioni Mediche
o altre Organizzazioni operanti nel settori della Salute, Sanità,
Ricerca Scientifica, che collaborano per i contenuti informativi.
Analogamente, in apposito spazio, dovrà essere
riportato il nome del Direttore Responsabile, con un breve curriculum,
e l’elenco dei Giornalisti e altri Collaboratori, anche occasionali, con
eventuali riferimenti professionali, accademici e di carriera.
6) Deve essere chiaramente segnalato se il “sito” si
avvale di finanziamenti di provenienza pubblica o privata, indicandone
la denominazione e ragione sociale.
Qualora il “sito” sia sovvenzionato dalla pubblicità,
tale elemento deve essere chiaramente rilevabile con l’indicazione delle
modalità per accedere a tale forma di partecipazione e con la espressa
indicazione che “ogni notizia pubblicitaria sarà diffusa con modalità
che ne consentano la netta ed inequivocabile distinzione dagli altri contenuti
del giornale. L’Editore e il Direttore Responsabile non hanno responsabilità
dei contenuti della stessa”.
7) La possibilità di “accessi con password” deve
essere indicata nella “home page”con le modalità di abbonamento
e con la segnalazione delle categorie di utenti che potrebbero essere maggiormente
interessate.
8) L’Editore, il Direttore Responsabile, i giornalisti
scientifici e i ricercatori e medici collaboratori del ‘giornale on linèsi
impegnano ad osservare le norme dell’allegato “Codice Deontologico
per l’Informazione scientifica in campo biomedico diffusa on line” che
è parte integrante del presente Documento. (*)
9) Gli Editori delle “testate on line” aderenti accettano
che i contenuti medico sanitari e di informazione scientifica possano essere
visionati da una Commissione composta di Soci ASMI (Effettivi e
Aggregati) e integrata con Ricercatori e Medici “Esperti” nelle varie discipline
biomediche, al fine di confermare appropriatezza di linguaggio e contenuti,
correttezza e completezza dell’informazione, certezza delle “fonti” e esclusiva
finalità informativa e culturale.
Gli Editori e Direttori di ‘testate on linèche
condividano quanto sopra elencato sono invitati a comunicare la loro adesione
alla presidenza dell’ASMI.
(Mario Bernardini – Via Valpolicella,19 – 00141
– Roma tel e fax: 06.8607291)
(Le adesioni possono essere inviate anche E-mail
: numedi@tiscalinet.it )
(*) Codice Deontologico per l’Informazione scientifica
in campo biomedico diffusa “on line”
Professionalità e Informazione sanitaria
In ambito medico sanitario e nella ricerca scientifica
è prioritaria la valutazione dell’interesse generale per consentire
la divulgazione di qualsiasi notizia ed informazione.
Giornalisti, medici e ricercatori collaborano nel rispetto
del diritto del cittadino alla tutela della propria dignità.
Giornalisti
Il giornalista deve assicurare che l’informazione scientifica
in
campo sanitario, sia quanto più corretta e
completa e redatta in modo da non creare false aspettative
nei malati e negli altri destinatari.
Il giornalista scientifico è tenuto ad usare un
linguaggio semplice, generalmente comprensibile, affinché
l’informazione sia accessibile a tutti.
Medici e ricercatori
Nei rapporti con la stampa ed i mass media medici e ricercatori
sono tenuti a considerare la diversità
dell’informazione nel rapporto fiduciario da quella divulgata
come notizia di cronaca o di informazione
sanitaria.
Giornalisti, medici, ricercatori per il cittadino
Giornalisti, medici, ricercatori, sono tenuti al rispetto
di quanto previsto dalla legge sulla privacy in materia di dati sensibili.
Tutti devono collaborare affinché ogni informazione
sanitaria sia inequivocabilmente distinta e priva di ogni possibile forma
di pubblicità. In ogni caso l’informazione medica non può
essere mai usata a copertura del messaggio pubblicitario.
Informazione e progresso scientifico
La ricerca farmacologica
Notizie e informazioni connesse alla sperimentazione
di nuovi farmaci, possono essere diffuse soltanto con
citazione della fonte. In nessun caso è consentita
la pubblicazione di notizie che possano essere di pubblicità per
farmaci in fase sperimentale.
La ricerca clinica e in chirurgia
Giornalisti, medici, ricercatori, collaborano affinché
la notizia sia completata con indicazioni utili ad una valutazione della
portata dei risultati per quanto attiene le possibilità percentuali
di successo e i tempi necessari per un utilizzo di routine di quanto oggetto
di ricerca e di sperimentazione.
La sperimentazione animale
In caso di informazione sanitaria su ricerche e sperimentazioni
per le quali vengono utilizzati animali di laboratorio, la notizia dovrà
essere completata con elementi relativi alle specie e numero di animali
utilizzati ed al rispetto della normativa vigente per la tutela dei loro
diritti.
Educazione sanitaria
L’informazione medico sanitaria e scientifica deve permettere
la distinzione tra notizia di cronaca e
comunicazione di informazioni utili per l’educazione
alla salute nell’interesse del singolo e della collettività.
Nell’esporre argomenti relativi al progresso scientifico
in sanità e alle possibilità di applicazione sull’uomo deve
essere considerata l’opportunità di completare l’informazione con
dati relativi alla legislazione ed altre normative in materia onde contribuire
al processo di educazione sanitaria della popolazione ed alla conoscenza
dei diritti e doveri del singolo e della collettività. |