FORUM P.A. 2002 (Fiera di Roma 6-10 maggio
2002)
Convegno in collaborazione con ASMI
"LA COMUNICAZIONE PUBBLICA IN SANITA'"
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Mario BERNARDINI
Presidente Associazione Stampa Medica Italiana
Moderatore
Buonasera e grazie per essere venuti a questo Convegno.
Quando mi è stata offerta l'occasione di organizzare,
nell'ambito del Forum della Pubblica Amministrazione, un convegno che si
occupasse della comunicazione pubblica in sanità ho accettato con
entusiasmo, ma nello stesso tempo con un certo timore perché affrontare
tale argomento voleva dire aprire una discussione difficile da trattare
per la molteplicità di situazioni che, anche per quanto riguarda
la comunicazione, riflette quella che è la situazione della sanità
tout court e quelle che sono le componenti connesse, non soltanto per la
comunicazione, ma di operatività, di organizzazione, di interventi,
di richieste e di soddisfacimenti delle richieste.
Ho così ritenuto che la cosa migliore, trattandosi
tra l'altro di Forum della Pubblica Amministrazione, fosse partire dalle
più recenti decisioni adottate per l’informazione nella pubblica
amministrazioni che, in particolare nella sanità rappresentano un
punto nodale per una verifica di qualità ed efficienza, assumendo
un'importanza del tutto peculiare.
Riuscire a comunicare le iniziative, i provvedimenti
adottati per rispondere alle esigenze di una società, di una collettività,
trasformare il tutto in messaggio di disponibilità per il cittadino
nel momento in cui ne deve usufruire per personali esigenze e, non ultimo,
raccogliere e riassumere il messaggio di gradimento e di critica per future
ulteriori iniziative e modifiche.
Se teniamo presenti questi presupposti per il settore
sanitario è facile capire che a quelle che sono le peculiarità
dei vari servizi della pubblica amministrazione vengono sommate a qualche
cosa che è di particolare ed esclusiva delicatezza.
La sanità è un argomento che sta a cuore
a tutti, alla collettività, ma soprattutto ai singoli che si devono
avvalere dei mezzi e delle strutture della sanità quando si trovano
in stato di necessità e uno stato di bisogno li colpisce in quello
che è uno degli aspetti più delicati per la persona: la salute,
il benessere, lo stato di malattia.
E allora ho detto: affrontiamo il discorso semplicemente
chiamando a esporre le proprie idee i vertici delle professionalità
del mondo medico e del mondo dell'informazione.
Per questo, come vedete nel programma, sono stati invitati
a formulare quelli che possono essere dei suggerimenti, dei sistemi per
attivare una comunicazione completa e corretta per la Pubblica Amministrazione
in sanità, il Presidente della Federazione Nazionale degli
Ordini dei Medici, on.le prof. Del Barone, il Presidente della Federazione
Nazionale della Stampa Italiana, dott. Siddi e con lui, per lo specifico
aspetto formativo del giornalista chiamato a operare negli Uffici Stampa
che si occupano di sanità,
il dott. Falleri, Presidente del Gruppo Uffici Stampa
e quindi chi meglio di lui ci potrà parlare della legge 150 e del
regolamento di applicazione.
Abbiamo anche in rappresentanza del Consiglio Nazionale
dell'Ordine dei Giornalisti il dottor Armati e, per completare la parte
propositiva un rappresentante degli assistiti o, meglio, degli utenti:
il dottor Giacomelli, Segretario Generale del Centro per i Diritti
del Cittadino, che ci potrà parlare delle aspettative, delle attese,
del buono e del cattivo nel funzionamento della Sanità Pubblica
e anche delle denunce di cui molto spesso parlano i giornali e che ormai
servono ad etichettare sotto il termine di “malasanità” quello che
non funziona.
Mario Bernardini e Giuseppe
Del Barone
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Un termine abusato perché, a mio parere, riguarda
la sanità nella sua globalità e non soltanto i medici, ma
anche l'organizzazione, le strutture, la distribuzione delle risorse e
così via e meriterebbe quindi almeno un aggettivo per indicare il
settore di disservizio di cui si occupa. Non poteva mancare, perché
per fortuna non siamo all'anno zero della comunicazione pubblica in sanità,
il contributo di esperienze concrete già realizzate e validamente
portate avanti in alcune realtà regionali e .territoriali: il dottor
Aiazzi per la Regione Toscana, il dottor Salvio per il Piemonte e il dottor
Di Benedetto della ASL |
Caserta 1 che ci porta l'esperienza di quella che rappresenta
l’unità territoriale nel disegno della sanità pubblica.
Considerate quest’introduzione una presentazione utile
per l’impostazione di questo incontro dal quale potranno venire conoscenza
di esperienze e suggerimenti per quelle situazioni in cui gli uffici stampa
devono ancora entrare in quell'operatività auspicata.
Prima di dare inizio ai lavori mi fa piacere dare
notizia che poco fa, subito prima di aprire il Convegno, l'Associazione
Stampa Medica, che istituzionalmente si occupa di informazione medico-scientifica
per la sua divulgazione e i rapporti con i lettori, gli ascoltatori e il
pubblicoin generale, ha siglato un ‘Documento d’intesa’ con un gruppo di
specializzazione non giornalistico, ma di altrettanta importanza, quale
è quello dei bibliotecari e documentaristi italiani.
Un ulteriore contributo di collaborazione finalizzato
a promuovere quell'informazione corretta che è utile sia per chi
esercita la professione medica o opera nell'ambito dell'amministrazione
pubblica come per chi, come utente, a queste strutture si rivolge.
E apro senz’altro i lavori dando la parola al presidente
della FNOMCeO , Giuseppe Del Barone, che potrà dirci cosa pensa
di questa iniziativa, voluta dal legislatore, di dotare per legge le strutture
sanitarie di un ufficio stampa e di un ufficio per le pubbliche relazioni. |