Compleanno di un amico
Il 27 giugno scorso ha Compiuto 80 anni Bruno Pieroni, socio dell’ASMI
e pioniere della stampa medica italiana, presidente della Unione Nazionale
Medico Scientifica Italiana ( UNAMSI) e direttore del mensile ‘Medici Oggi’.
Pieroni, ha cominciato ad occuparsi di informazione medico-scientifica
negli anni '60 ed è stato animatore di molte iniziative editoriali
e associative nel settore. Ancora oggi continua a pieno ritmo il suo lavoro
di divulgatore e traccia un bilancio positivo dell’evoluzione della stampa
medica in Italia.
“Quando abbiamo cominciato a parlare di argomenti medici sui giornali
- ha dichiarato all’Adnkronos Salute – il panorama dell’informazione era
molto diverso. C’erano, per esempio, molti ‘tabu’ che impedivano di parlare
e scrivere del corpo umano, esisteva un forte pudore e addirittura una
censura su questi argomenti. Se oggi è possibile parlare liberamente
di interventi chirurgici nel dettaglio e persino affrontare scientificamente
patologie di parti del corpo ‘innominabili’ è merito di quanti di
noi hanno cominciato, convinti dell’utilità di questa informazione,
a sfidare le regole”.
Merito del giornalismo scientifico è stato anche, secondo
Pieroni, quello di aver formato un cittadino più cosciente della
propria salute e del proprio diritto alle cure.
“Una volta – ha continuato - i grandi professori, i ‘baroni’, vivevano
nella loro torre d’avorio. Si trinceravano dietro la loro autorevolezza.
Portarli allo scoperto e farli ‘dialogare’ con i pazienti, seppure attraverso
i media, non è stato semplice. A molti sembrerà incredibile
visto che le cose sono notevolmente cambiate: i luminari hanno preso anche
troppo gusto alla presenza su giornali e tv”. Forse oggi “esiste il problema
contrario - ha aggiunto – quello dell’iper-informazione medica: troppe
conferenze stampa, troppe notizie difficilmente verificabili, troppa sete
di scoop. Ma, a conti fatti, nonostante la necessaria auto-critica e la
giusta voglia di migliorare il sistema evitando le esasperazioni, il bilancio
di questo particolare settore dell’informazione (che per me è anche
un bilancio personale) è più che positivo”. |