BREVI
Sesso sicuro con PC
Barcellona, 9 luglio (Adnkronos Salute)
A insegnare il "sesso sicuro" oggi ci pensa un videogioco.
Lo ha annunciato un’istituzione britannica, che ha messo a punto un
software "ad hoc".
Basta andare sul sito internet www.supershagland.com e si è
impegnati in una sorta di Super Mario Bros, dove bisogna guadagnare punti
usando il preservativo nei rapporti sessuali con chi ci interessa, mentre
perdiamo punteggio se si beve alcol, si investono monaci, suore o cani
a passeggio.
Fino ad ora sono stati oltre 125mila i giovani che si sono cimentati
con il primo "safe sex game", ricco di effetti sonori e visivi accattivanti,
e, per una volta, anche piuttosto istruttivo.
Secondo un sondaggio, condotto dalla società che ha lanciato
il videogioco, infatti, solo il 12% di chi si è connesso al sito
considera sufficienti le campagne informative istituzionali. La metà
dei primi contatti non si è limitata a giocare, ma ha visitato la
sezione informativa sul sesso sicuro per almeno 3 minuti.
Un successo insperato tra i giovani, che hanno innestato il classico
tam tam: "Il 90% dei ragazzi che hanno visitato il sito, infatti, lo
ha poi consigliato agli amici, mentre il 48% ha dichiarato, in un sondaggio,
di non voler avere niente a che fare, nella vita reale, con l’Aids e con
le droghe", ha spiegato Neil Almond, fondatore della K-Generation che
ha sviluppato il gioco. "Si tratta di un esperimento che apre nuove
frontiere nella comunicazione ai giovani dei temi dell'educazione sessuale".
Siti "anti-vaccini"
Sydney, 26 giugno. (Adnkronos Salute)
Uno studio pubblicato su Archives of Disease in Childhood (vol.87 pagg.22-25)
da ricercatori dell’Università di Sydney conclude affermando che
circa il 50% dei siti Web che parlano di vaccinazione e immunizzazione,
individuati con i più comuni motori di ricerca, sono in realtà
siti "anti-vaccini", mascherati sotto la veste di siti scientifici ufficiali,
ma che forniscono false informazioni. Gli specialisti hanno cercato le
parole "vaccini" e "immunizzazione" in 7 motori di ricerca (Google, Netscape,
Altavista, GoTo, HotBot, Lycos e Yahoo).
Mediamente tra i primi 10 siti individuati con la parola "vaccinazione",
il 43% era in realtà "anti". Con Google addirittura tutti i primi
10 siti erano contro. Con la parola "immunizzazione" la percentuale di
siti contrari era leggermente minore.
"Spesso - spiegano gli autori - questi ‘siti-anti’ si presentano
come legittimi, scientificamente credibili e danno numerosi riferimenti
bibliografici". In molti sostengono che le malattie infettive sono
causate dalle abitudini e dallo stile di vita, mentre i vaccini sono velenosi,
infettivi e responsabili di numerose malattie.
Internet chiave universale
Un’unica "chiave" che permette ai medici di accedere a tutte le pagine
Internet riservate alla categoria, digitando sempre la stessa username
e la stessa password.
Grazie a Medikey, piattaforma universale di certificazione messa a
punto da Edra i medici potranno registrarsi come utenti dei siti web a
loro dedicati ottenendo, una volta per tutte, una sorta di passepartout
per entrare nei portali di aggiornamento e usufruire dei programmi di Educazione
Continua. EDRA informa che il nuovo strumento ha già raccolto l’adesione
di oltre 55mila professionisti.
"Fondazione Bietti" on line
La Fondazione G.B. Bietti per lo studio e la ricerca in oftalmologia
ha il suo sito internet, all'indirizzo
www.fondazionebietti.it
Vi si possono trovare brevi descrizioni delle patologie oculari e l’indicazione
di tutti gli esami diagnostici attualmente a disposizione.
"Con il nostro sito - dice Mario Stirpe, - ci proponiamo
di contribuire a divulgare correttamente, a pazienti e colleghi, le più
attuali conoscenze di clinica e ricerca nel campo dell’oftalmologia".
Campagna di prevenzione
Intervistalavista
Una campagna di prevenzione delle malattie oculari è in corso
di attuazione col patrocinio dell'Ordine dei Giornalisti, dell' Associazione
Stampa Medica (Asmi), della Rai- Segretariato sociale e della Fondazione
Bietti.
Presentata a Milano durante un incontro con i giornalisti, la campagna
trova le sue motivazioni nei dati allarmanti forniti dagli oftalmologi.
Tra le malattie oculari, sempre più frequenti e invalidanti, si
è parlato in particolare della ‘degenerazione maculare dell’anziano’,
la cui incidenza aumenta con l’avanzare dell’età con conseguenze
che possono portare fino alla cecità.
Nel caso di comparsa della malattia la terapia fotodinamica con verteporfina,
praticata in Italia fin dall’inizio del 2000 è in grado di limitare
i danni con possibilità di arrestare il progredire della degenerazione. |