Testata
Sistema mutualistico
Talvolta ritornano, ma non sarà un ritorno al passato

SANITA': DPEF, GOVERNO PENSA A REINTRODUZIONE MUTUE
Roma, 10 luglio
Per ''salvaguardare il rispetto dei fondamentali principi universalistici e solidaristici'' il Governo sta pensando di reintrodurre nel sistema sanitario nazionale le mutue.
E' quanto prevede il Dpef 2003-2006 trasmesso oggi dal Governo in Parlamento. 
Infatti, l'esecutivo ''intende rafforzare il sistema delle prestazioni sanitarie socio- assistenziali, arricchendolo con l'introduzione, in via sperimentale, di strumenti assimilabili alle mutue che, nella storia del nostro Paese, hanno prodotto effetti straordinari di efficienza e sicurezza, a beneficio dei cittadini''. Allo stesso tempo, per un più efficace controllo della spesa farmaceutica, è prevista anche l'adozione di un nuovo prontuario. 

(Adnk/Adnkronos Salute)


SANITA': CURSI, SU MUTUE PROCEDERE CON CAUTELA
Roma, 11 luglio
Sulla sperimentazione delle cosiddette casse mutue previsto dal Dpef, ''occorre procedere con grande cautela e attenzione. E' un tema delicato che tocca categorie fragili, come anziani, cronici e lungodegenti, che hanno più bisogno di assistenza''. 
Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, a margine del convegno organizzato a Roma dall'Anifa per presentare i dati sull'automedicazione in Italia.
Secondo Cursi, ''c'è stata una enfatizzazione dei media sulle dichiarazioni del ministro Sirchia''. 
''E' apprezzabile - commenta - l'attenzione del ministro che, attraverso questa proposta, tenta di ridurre la spesa sanitaria nel suo complesso, avendo peraltro studiato e confrontato altri sistemi di altri paesi. Su come finanziare questo aggravio di spesa, però, è necessario considerare a quali classi di reddito chiedere una sorta di solidarietà, compartecipando insieme alle istituzioni per far sì che le categorie meno abbienti siano realmente tutelate, con la riconferma piena della validità dell'Ssn. Chi ha i soldi - afferma Cursi - non ha bisogno dello stato, nè delle strutture pubbliche, potendosi permettere di provvedere direttamente, anche attraverso le assicurazioni, a sostenere i costi sanitari''. 
''Le dichiarazioni forzate di qualche esponente dell'opposizione - evidenzia il sottosegretario - non fanno altro che sollecitare il governo a trovare tutte le opportune strade per garantire ai cittadini le prestazioni dell'Ssn. Sono convinto, infatti, che nei prossimi giorni, si tornerà su questo argomento per definire un'ipotesi di lavoro che precisi i contorni finanziari e le modalità di erogazione''. 

(Mad/Adnkronos Salute)


SANITA': DEL BARONE (ORDINE MEDICI), NO A MUTUE SOSTITUTIVE
Roma, 11 luglio
Il Servizio sanitario nazionale, basato sui principi di solidarietà ed equità, va difeso a ogni costo.
Parola del presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Giuseppe Del Barone, che boccia senz'appello il ricorso ad ogni tipo di mutua sostitutiva del Servizio sanitario nazionale, ''un valido strumento di tutela della salute della collettività, che in tanti ci invidiano''. ''Potremmo essere d'accordo - afferma Del Barone - sull'introduzione delle 'mutue' solo nell'assistenza ad anziani, disabili o malati cronici. Diversamente un loro ruolo di tipo 'sostitutivo' finirebbe per penalizzare le fasce sociali meno abbienti, a cui verrebbe garantita solo un'assistenza di serie 'B', svilendo i presupposti del Ssn. E se questo ritorno al passato fosse il preludio all'ingresso massiccio delle assicurazioni nel sistema sanitario, allora il mio giudizio e quello dei medici italiani sarebbe di pieno dissenso''. 

(Red-Dam/Adnkronos Salute)


 SANITA': FALCONI, MUTUE GIA' PROPOSTE DA DE LORENZO
Roma, 12 luglio
Con le mutue sostitutive ''questo governo propone qualcosa che aveva già proposto il ministro De Lorenzo all'epoca del governo Amato. Significa tornare indietro di decenni ed abbassare i livelli di salute dei cittadini a vantaggio di pochi''. 
Questo l'affondo del segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Mario Falconi, che commenta la sperimentazione delle mutue a margine del convegno organizzato oggi a Roma dall'Anifa. 
''Il governo dice - osserva Falconi - che il sistema è poco sostenibile dal punto di vista economico. Poi, però, introduce le mutue sostitutive, che saranno sottoscritte dai soggetti più ricchi, quelli che attualmente usano meno il Ssn. Dal punto di vista economico è una follia, che nasconde altre intenzioni. Probabilmente si pensa di favorire il capitale privato parassitario, che non si integra nel pubblico ma si sostituisce per lucrare''. 
Secondo Falconi, ''la spesa sanitaria non va ridotta ma razionalizzata, chiudendo ospedali e posti letto inutili e potenziando il territorio. Ho invece l'idea che si voglia abbandonare la sanità a vantaggio di pochi''. 

(Mad/Adnkronos Salute)


SANITA': SIRCHIA, NON CI SONO ALTERNATIVE A MUTUE
Roma, 16 luglio
Il sistema delle casse mutue è una strada obbligata, secondo il governo, per far fronte al buco di 20 mila miliardi di vecchie lire nell'assistenza domiciliare per gli anziani. 
Lo ha ribadito oggi a Roma il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, alla presentazione di un volume che sintetizza le iniziative dal primo anno di attività del neo ministero della Salute.
''Non vogliamo introdurre un sistema di assicurazioni come quello americano - ha precisato con forza il ministro - ma si tratta di aggiungere risorse, oggi mancanti, attraverso assicurazioni contro il rischio della non autosufficienza. I cittadini dovranno pagare un piccolo premio annuale, a fondo perduto, come quello della rc auto''.
Il ministro, chiarendo che ''nel Dpef è stato sollevato il problema, e con la Finanziaria si arriverà ad una fase di sperimentazionè', ha ipotizzato alcuni meccanismi del sistema. 
Come incentivi attraverso vantaggi fiscali e l'estensione di queste mutue ''a grandi numeri'', le cui modalità andranno studiate con le regioni o con le grandi categorie interessate. 
Il sistema 'preso in prestito' sarà quello tedesco ''che funziona benissimo - ha ricordato Sirchia - ed è apprezzato dal 70% della popolazione''. No, quindi, al modello americano ''che conta oggi - ha riferito il ministro - ben 41 milioni di non assistiti, e che è fortemente criticato dagli stessi americani. Si sceglie quindi - ha concluso - una strada che ha già dimostrato la sua efficenza''.

(Fei/Adnkronos Salute)


SANITA': MEDICI FAMIGLIA A SIRCHIA, TROPPE AMBIGUITA' SU MUTUE
Roma, 17 luglio
Troppe le ambiguità del ministro Sirchia sulle mutue. 
Lo afferma, in una nota, Mario Falconi, segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), che rilancia: ''i medici, ma anche i cittadini, avrebbero gradito di più che il ministro avesse prima studiato e poi parlato. Non è normale, infatti, che un ministro della Repubblica annunci 'rivoluzioni' per un settore delicato come l'assistenza sanitaria, senza fornire un minimo di convincenti informazioni. Mai come in questo momento - ricorda Falconi - si è avuto un pressochè nullo coinvolgimento delle categorie mediche nelle decisioni di politica sanitaria''. 
Al ministro, Falconi gira le domande ''che tutti i giorni ricevo dai 30mila medici di famiglia iscritti alla Fimmg'', chiedendo chiarimenti sulla natura integrativa o sostitutiva delle mutue, sulla copertura socio-sanitaria (assistenza domiciliare o anche altri servizi per la terza età), sulla deducibilità parziale o totale, sui soggetti che saranno chiamati a gestirle, sulla durata della sperimentazione e sui modelli di mutua che saranno testati. 
E ancora, Falconi chiede ''quali garanzie avranno i cittadini, che sottoscriveranno le nuove mutue, di non vedersi 'scaricati' se colpiti da patologie costose, come avviene oggi con la maggioranza delle polizze sanitarie private; chi garantirà la 'massa' finanziaria per far partire e funzionare un apparato mutualistico, e, nell'attesa che si compia la sperimentazione, con quali risorse e con quali modalità si risponderà alle esigenze degli anziani non autosufficienti e dei malati cronici''. 

(Red-Dam/Adnkronos Salute)
SANITA': COMMISSIONE SENATO, PREMATURE MUTUE SOSTITUTIVE
Roma, 18 luglio
L'ipotesi di mutue sostitutive 'può attendere'.
A giudicarla prematura è la Commissione Igiene e sanità del Senato, che ieri ha espresso 'parere favorevole con osservazioni' sul Dpef. ''Per quanto concerne l'ipotesi di mutue sostitutive - si legge nel testo approvato a maggioranza - la Commissione ritiene che debbano ancora essere effettuati approfonditi studi prima che queste possano essere proponibili''. Per le mutue integrative, invece, è necessario l'esame del Parlamento.
Sia per le prime che per le seconde, comunque, la Commissione preferirebbe una denominazione diversa. ''Meglio non parlare di mutue integrative: potrebbero ingenerare nell'immaginario collettivo vecchi ricordi. Preferiamo parlare di fondi integrativi socio-sanitari, presenti anche nella legge Bindi all'articolo 9'', sottolinea la senatrice Laura Bianconi (Fi). 
''Abbiamo un oggettivo bisogno di integrare il Ssn - spiega all'Adnkronos Salute - soprattuto per quanto riguarda il socio-sanitario, le cronicità e gli anziani. E occorre iniziare a ragionare in questi termini da subito''. Anche perchè ''quello che si mette in cantiere ora - prosegue la Bianconi - si vedrà in futuro. Il governo ha deciso di investire in sanità, ma le esigenze del sociale, degli anziani e della cronicità sono notevoli. Aprirsi a una logica di fondi integrativi ci sembra una forma intelligente. Anche se, lo ribadiamo, il Ssn non si tocca. Abbiamo bisogno di esplorare ipotesi diverse''. 
(Mal/Adnkronos Salute*)

La cronistoria è stata realizzata utilizzando il "notiziario" di "Adnkronos-salute"


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