La legge approvata definitivamente

Il ‘doping’ è reato

Il Senato ha approvato 16 novembre, in via definitiva, la nuova legge antidoping.
Il doping viene vietato per legge e punito con la condanna fino a tre anni di carcere.
La nuova legge definisce il doping nello sport, lo vieta senza equivoci e istituisce una commissione di controllo con pesanti sanzioni per chi la viola.
Queste, in sintesi, le nuove regole dell’antidoping.
Doping:
l'attività sportiva, “non può essere svolta con l'ausilio di tecniche,metodologie o sostanze di qualsiasi natura che possano mettere in pericolo l’integrità psicofisica degli atleti”
Cos’è doping:
costituiscono doping, la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive. 
Doping è anche l’adozione o il sottoporsi a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo. Il tutto al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
Cosa si rischia:
chiunque somministra o assume farmaci dopanti, va incontro alla prospettiva di una condanna da tre mesi a tre anni di carcere. Prevista anche una multa da cinque a cento milioni. 
Le pene sono aumentate se da doping deriva un danno per la salute, se le sostanze proibite sono somministrate a un minorenne, e se il fatto è commesso da un componente del Coni, di una federazione nazionale o di una società sportiva riconosciuta dal Coni. 
I medici che praticano il doping, rischiano la condanna all’interdizione temporanea dall’esercizio della professione. 
I trafficanti di doping, cioè chi procura farmaci proibiti al di fuori del circuito della farmacie, è punito con la reclusione fino a sei anni.
Sostanze dopanti:
tutte le sostanze considerate dopanti saranno ripartite in classi sulla base della caratteristiche chimico-farmacologiche. 
Stesso trattamento per le pratiche mediche classificate sulla base degli effetti fisiologici. 
Le tabelle saranno aggiornate ogni sei mesi e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. 
Commissione antidoping:
la commissione antidoping composta da venti persone, sarà istituita presso il Ministero della Sanità. 
Ne faranno parte, oltre ad esperti di settore, anche un rappresentante degli atleti e un rappresentante degli allenatori
Spetterà alla commissione e non più al Coni determinare i metodi dei controlli antidoping e sarà la commissione ad indicare per quali competizioni ed attività sportive dovrà scattare il controllo antidoping, da effettuare in laboratori accreditati che dovranno rispondere a criteri precisi di affidabilità e imparzialità.
Bollino per i farmaci:
i farmaci regolarmente in vendita ma considerati potenzialmente dopanti, dovranno avere un bollino per essere facilmente riconoscibili. 
Nel foglietto illustrativo un paragrafo avvertirà gli sportivi degli effetti del farmaco.
Sanzioni sportive:
spetterà al Coni e alle federazioni sportive prevedere sanzioni disciplinari nei confronti dei tesserati che fanno ricorso al doping o rifiutano i  controlli.

Il testo della legge è integralmente riportato nella Rubrica ‘legislazione’ di: Www.numedi.it

Sommario n.10/2000


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