Il Senato approva
la riforma dell’assistenza sociale
Il Senato ha approvato definitivamente il 18 ottobre
la Legge di riforma dell’assistenza sociale.
Obiettivo della Legge è il superamento di frammentazione e duplicazione
di interventi e potenziamento della protezione dei più deboli.
Molte le novità introdotte, tra le quali il riordino delle Istituzioni
Pubbliche di assistenza e Beneficenza (IPAB) e la definitiva scomparsa
degli orfanotrofi, sia pure scaglionata nel tempo.
Per quanto riguarda l’assistenza a chi ha problemi fisici e psichici
con necessità di restare in casa è previsto che, oltre al
miglioramento e al potenziamento dei servizi, venga erogato anche un sostegno
integrativo del reddito.
Ugualmente le famiglie che hanno anziani in casa potranno contare su
‘assegni di cura’ aggiuntivi a quelli familiari.
La Legge prevede interventi ‘urgenti’ per la povertà con uno
stanziamento di venti miliardi per i prossimi tre anni da destinare esplicitamente
alle persone particolarmente povere e ai ‘senza casa’.
I Comuni potranno adottare autonome decisioni come quella di concedere
finanziamenti a tasso zero (prestiti d’onore), in alternativa ai contributi
assistenziali, nel caso di richiesta da parte di famiglie in temporanee
difficoltà economiche, giovani coppie con figli, gruppi familiari
con in casa handicappati gravi.
Da parte dei Comuni dovrà inoltre essere messa a punto una ’carta
dei servizi’ con l’elenco delle provvidenze messe a disposizione e che
dovranno garantire servizi di pronto intervento sociale per le emergenze,
assistenza domiciliare, strutture semiresidenziali e diurne, centri di
accoglienza.
Per quanto riguarda la ‘carta dei servizi’ sarà compito del
Governo mettere a punto i criteri per l’acceso e il funzionamento e le
norme da seguire nella valutazione dell’offerta dei servizi stessi con
le relative procedure di tutela. |