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L’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma all'EXPO-2000 

La musicoterapia può aiutare il malato 
con trauma cranico grave e post-coma 



La musica offre una valida forma di terapia riabilitativa sul malato che ha subito un grave trauma cranico o in fase di recupera dal coma. 
E’ questo in sintesi il risultato del progetto innovativo, elaborato nell'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, presentato il 1 agosto 2000, nell’ambito dell’Esposizione Universale del 2000 ad Hannover, in Germania. La manifestazione, aperta il 1 giugno, si chiuderà il 30 settembre.
L'esigenza della rassegna, di volere sottolineare che “umanità, natura e tecnologia” debbano avere come denominatore comune “uno sviluppo sostenibile”, ben si coniuga con il concepire la salute, e quindi la medicina, come chiave dello sviluppo nel Terzo Millennio.
Il progetto di musicoterapia, nato tre anni fa dal lavoro di Rita Formisano primario dei reparto per post-comatosi del Santa Lucia, e Jurgen Weckel, diplomato in pianoforte e specializzato in musicoterapia nella facoltà di Witten-Herdecke in Germania, sta dando ottimi risultati. Il progetto è stato scelto dagli organizzatori dell'Expo di Hannover perché risponde a tre criteri: “è orientato verso il futuro; è trasferibile e realizzabile in un altro Paese che abbia condizioni economiche simili e soprattutto è compatibile con i principi di uno sviluppo sostenibile”. 
“Nel malato in fase di risveglio dal coma, quando ha già ristabilito un contatto con l’ambiente esterno - ha spiegato Rita Formisano - il canale comunicativo può essere potenziato attraverso un dialogo musicale con il musicoterapeuta. Il malato, in sostanza, suona in modo improvvisato uno strumento ed instaura cosi un contatto, usando le note al posto delle parole. Con questo trattamento abbiamo ottenuto una migliore collaborazione del malato attraverso la musicoterapia rispetto ad altre terapie riabilitative classiche, sia nell'ambito del recupero motorio che in quello neuropsicologico” 
I progressi raggiunti dai malati, durante la ricerca condotta nel Santa Lucia, sono stati videoregistrati e mostrano una interessante evoluzione migliorativa, difficilmente misurabile con le scale di valutazione classiche, delle abilità comunicative ed interattive dei pazienti, durante il recupera dallo stato di coma, se gli stessi malati sono stati trattati in maniera precoce.
Viceversa gli esperti hanno evidenziato che un ritardo dell'inizio della riabilitazione, dopo un grave trauma cranico, può avere un effetto negativo sull'esito finale delle possibilità di recupero. 
Per rnusicoterapia attiva, è stato spiegato dagli esperti del Santa Lucia, si intende che il musicoterapeuta abbia a disposizione una stanza fornita di diversi strumenti a tastiera, a percussione ed a fiato. Al paziente viene fatto scegliere e poi suonare lo strumento preferito. Il terapista improvvisa un motivo musicale e crea per il malato delle pause, nelle quali gli mostra come può intervenire con lo strumento scelto. Si crea così un dialogo musicale che può migliorare l'iniziativa psicomotoria del paziente, facilitandone la capacità comunicativa in alternativa alla comunicazione verbale.
La musicoterapia, che può anche essere applicata su malati con Morbo di Parkinson o colpiti da ictus, permette di intervenire su attenzione, memoria e processi cognitivi, affettivi e sensomotori attraverso la percezione della musica, lavorando sulla sincronizzazione tra movimento e ritmo. Questi trattamenti possono sollecitare una comunicazione verbale assente nei pazienti con mutismo o con afasia e possono influire positivamente sui disturbi comportamentali caratteristici dei malati usciti dal coma
Ogni anno in Italia, gli incidenti stradali causano, secondo l'ISTAT, una media di 300 nuovi casi di traumi cranici gravi ogni 10 mila abitanti. La maggior parte di questi soggetti ha una età media compresa tra i 15 ed I 35 anni. Di questi il 2-3 per cento rimane in coma per oltre un mese, arrivando in 12 mesi ad un totale di circa 15-30 mila malati in coma. Per questi pazienti, che grazie ai progressi della medicina riescono a sopravvivere più a lungo che nei decenni passati, spesso trovare strutture adeguate è molto difficile e le liste d'attesa sono sempre molto lunghe. Sottoporsi a riabilitazione in queste circostanze è poi molto faticoso ed il ritorno ad uno stato di normalità tutt'altro che scontato.


IRCCS Santa Lucia

Bilancio di attività 1999

Il 30 settembre, alle ore 11 presso il Centro Congressi della Fondazione IRCCS Santa Lucia in Roma, Via Ardeatina 354 sarà presentato, nel corso di un incontro con la Stampa, organizzato in collaborazione con l'Associazione della Stampa Medica Italiana (ASMI), il Volume: "Attività Scientifica - Anno 1999".
In tale occasione, coloro che lo desiderino, potranno sottoporsi ad un  test computerizzato sulla capacità di attenzione che l'Istituto di ricerca Santa Lucia sta sperimentando per il suo utilizzo da parte dei giudici di gara.

Sommario n. 8/2000


Archivio 2000
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2000
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