Exposanità—Bologna 19 maggio 2000 - Tavola Rotonda Sistem
L’innovazione tecnologica e la Telemedicina nella Società
dell’Informazione
L’informazione medica
di Mario Bernardini (*)
Il mio intervento, che segue quello dell’ing. Rispoli
della ALENIA sull’uso dei satelliti in medicina, sarà certamente
meno tecnico e, da profano, mi riporta con i pedi sulla terra anche perché,
come ‘espositore di notizie’ mi induce a mettermi nei panni di una persona
che aspetta di avere nuove informazioni utili per capire e conoscere le
attuali novità del progresso della ricerca, dei mezzi di cui
dispone, etc.
E il ricordo mi riporta ad una personale esperienza di bambino quando
mio padre si divertì a costruire una radio a galena.
Mio padre era di origini contadine. La radio non era ancora diffusa.
Lui si costruì una radio a galena e tutti lo ammirarono.
La radio è diventata un mezzo di comunicazione abituale. Oggi
direi che il suo uso popolare è quasi superato dal passaggio alla
televisione.
I miei figli sono già passati al computer e anche la televisione
sarà presto superata da Internet.
Ma c’è una grossa differenza.
Quando si cominciò a diffondere l’uso della radio venne fornita
a tutti la possibilità di ascoltare notizie scegliendo tra le varie
emittenti, ma sempre comunque con facoltà di scelta tra emittenti
registrate, conosciute e controllabili e che mandava in onda notiziari
dei quali era possibile il controllo dei contenuti.
Era difficile potersi dotare di un’autonoma stazione radiofonica e
ancora oggi i radioamatori utilizzano frequenze prestabilite e controllate.
La televisione, con la possibilità di diffondere immagini ‘in
tempo reale’ ha rappresentato il successivo passo avanti.
Internet si presenta con possibilità completamente nuove.
E’ affermazione comune ed è stato ripetuto anche in questa sede
chc possiamo disporre di un mezzo al quale tutti possono accedere con estrema
facilità.
Tutti possono entrare in rete, esporsi, comunicare, dialogare,
‘interconnettersi’.
Informazione medica e internet
Veniamo al tema assegnatomi: l’informazione medica.
L’informazione medica, secondo il mio pensiero, è una cosa estremamente
delicata.
Sono certo che il bavaglio a Internet non si potrà mai mettere
e che forse non è neanche opportuno.
Sono però altrettanto convinto, anche come presidente dell’Associazione
della Stampa Medica (ASMI), che quando si fa informazione scientifica in
campo medico-sanitario bisogna procedere con i piedi di piombo nell’interesse
di chi può ricevere l’informazione senza essere preparato a valutarne
la validità e la finalità.
E allora, cominciando da quella che può sembrare una conclusione,
mi domando quali possibilità esistono di regolamentare l’informazione
scientifica in campo medico-sanitario divulgata attraverso INTERNET
Ho esordito con l’esempio della radio ed è
di pochi giorni la notizia che il CIRM, il Centro italiano radio medico,
ha sospeso o è in procinto di sospendere la sua attività.
Ha sicuramente rappresentato un esempio meritevole di come utilizzare
la radiofonia in campo sanitario.
Oggi i sistemi di telesoccorso e di teleconsulto lo hanno certamente
superato.
Non si può restare immobili o fingere di essere ciechi, né
si può essere contrari, per principio, al progresso scientifico
e tecnologico che sono comunque inarrestabili per la stesso spirito di
avventura e la curiosità propri dell’uomo.
Si corre il rischio, come dicxe un aforisma medico, di ‘gettare il
bambino con l’acqua sporca’!
La Telemedicina
Quando parliamo di telemedicina penso che parliamo
del “fiore all’occhiello” della comunicazione multimediale.
Sono però anche dell’idea che il teleconsulto, le visite mediche
a distanza, la possibilità di trasmettere immagini a scopo diagnostico,
la facilità con cui possono collegarsi ‘in rete’ ospedali anche
molto lontani, l’impiego dei satelliti di cui si è parlato in questa
sede, siano tutte applicazioni che devono essere garantite
da una regolamentazione non soltanto basata sull’autodisciplina e l’autocontrollo,
ma di validità e riconoscimento internazionale.
L’informazione scientifica
Lo stesso principio deve valere anche per l’imnformazione
scientifica in campo medico.
Cosa significa informazione medica?
Sono il primo, e l’ho detto all’inizio, a pormi come lettore di notizie.
Ma in veste di lettore di notizie che sono cronaca.
Diversa è la situazione se la notizia assume la validità
di informazione scientifica che diventa formazione sanitaria ed educazione
sanitaria.
In tal caso come superare la necessità, che è anche
un dovere, di effettuare una divulgazione informativa completa e corretta,
oltre che veritiera, adatta per ogni tipo di destinatario, lettore, ascoltatore,
telespettatore e , oggi, navigatore ?
Come si può e si deve affrontare una tale esigenza?
Come superare l’insidia di interessi diversi dalla comunicazione di
informazioni importanti per la salute del singolo e della collettività?
Cosa possiamo fare?
Sono domande che mi pongo e alle quali non so ancora neanche suggerire
una ipotesi di possibile risposta.
Sono però consapevole che questo problema esiste e che dovrà
essere affrontato e anche risolto.
Il giornalista, l’informatore, se è un informatore scientifico,
è un tramite tra il ricercatore, che è la fonte della notizia
e i destinatari del risultato della ricerca, quelli che ne dovranno valutare
e utilizzare la portata.
Per farlo deve essere in grado di conoscere e poter utilizzare tutti
i mezzi tecnici dei quali stiamo parlando: i satelliti, la rete, la multimedialità.
Importante è che l’informazione sia corretta,
completa e documentata: che possa permettere a tutti di dire: esistono
questi nuovi mezzi e possibilità di cura e di prevenzione; sono
disponibili per tutti, ma non tutti possono usarli a loro discrezione;
lo sappiamo perché l’abbiamo appreso da mezzi di informazione accessibili
a tutti, ma che, per questo tipo di informazioni, non sono da tutti utilizzabili.
Ben venga la possibilità della comunicazione tra ospedali e
tra professionisti con la possibilità di trasmettere dati
e documentazione sui pazienti, ma assicuriamoci che avvenga in un sistema
intranet o infranet. Internet è un'altra cosa.
Le regole
Per quanto riguarda la sanità e la salute,
cominciamo intanto a dire che in Internet ci si dovrebbe istallare con
determinate regole, in determinati modi, per determinati settori.
E’ l’informazione scientifica che particolarmente mi interessa.
Direi che oggi è un pentolone in cui può bollire di tutto;
è come il cappello di un mago dal quale possono venire fuori coriandoli
o fazzoletti, conigli o colombe, ma anche qulcosa di estremamente pericoloso.
Nel settore dell’informazione medico scientifica chi si avvicini
ad internet può trovare di tutto: dai consigli per l’abbronzatura
alla cura per i calli; dal genoma alle biotecnologie.
Sono tanti i desideri dell’uomo in tema di salute e benessere.
Sono tante e così diverse le aspettative dei singoli che concorrono
per stimolare nuove conquiste e che possono condizionare il progresso della
ricerca, anche quella istituzionalmente finalizzata alla salute e al benessere.
Ma proprio per questo e perché sono tante hanno bisogno di regole.
Regole e priorità che discendono da norme etiche e di comportamento.
Diversamente andremo ‘a ruota libera’ e, temo, con grosse incognite
e correndo grossi rischi.
Il primo, più pericoloso, è che non si persegua il progresso
della conoscenza, della salute e del benessere, ma la convenienza e il
guadagno, la filosofia del business, del sopravvento del potere economico
sulla potenzialità della ricerca finalizzata al miglioramento delle
condizioni di vita e salute dell’uomo.
E’ per questo che l’informazione medico scientifica
deve partire da regole che siano intanto indicate nei codici di deontologia.
A queste dovranno ispirarsi e aggiungersi le leggi, che sono le norme valide
per ogni cittadino facente parte di una collettività cosiddetta
civile.
Per Internet la legislazione è in ritardo.
Forse il progresso tumultuoso ha preso il sopravvento sui tempi lunghi
e ponderati della legislazione.
E allora, per l’informazione scientifica, bisogna ritornare ai
codici, all’autoregolamentazione dei medici e dei giornalisti che, insieme,
ne sono i garanti.
(*) Presidente A.S.M.I.
Associazione della
Stampa Medica Italiana
Qualità e controllo dell’informazione
medico scientifica in Italia
In Italia sono registrate moltissime riviste scientifiche
specializzate che hanno per la maggior parte l’inconveniente di essere
gestite da piccoli editori, essendo eccezionalmente legate alla grande
editoria.
Per quanto riguarda gli inserti ‘Salute’ di alcuni
quotidiani, sicuramente assai graditi, generalmente ben fatti e curati
con il supporto di noti professionisti, si deve riconoscere che sono certamente
utili, non tralasciando però di considerare che molto spesso assumono
un ruolo di cronaca di attualità trattando argomenti di interesse
contingente, di carattere stagionale o legati ad episodi di costume
e fatti di attualità.
Assumono cioè una caratteristica di cronaca informativa più
che di informazione scientifica, formazione, educazione sanitaria.
L’informazione medico scientifica diffusa per via
telematica Internet comincia ad avvalersi di Codici di autoregolamentazione
prevalentemente predisposti in altri Paesi.
L’ASMI sta lavorando in tal senso ed in particolare sta predisponendo
un Documento in qualche misura analogo a quello per i siti di medicina
della Health On Net Foundation (HOM), istituito in Svizzera, a Ginevra,
nel 1995.
Dalla lettura delle regole indicate nell’HOM si ha
tuttavia l’impressione di uno specifico e giusto riferimento alle esigenze
della persona malata più che a quelle di ogni persona.
Il problema dell’informazione scientifica è semmai quello di
potere essere per i medici anche un mezzo di comunicazione propedeutico
a quello che può essere il rapporto medico-paziente.
E’ per questo che sarebbe importante potenziare anche il rapporto
informativo in campo medico generico e specialistico per quella che è
la necessità di aggiornamento dei medici nel settore del progresso
della ricerca scientifica medico sanitaria. Un’informazione sicuramente
diversa da quella riservata alla globalità della popolazione
sull’evoluzioni della ricerca scientifica e le possibili applicazioni sull’uomo.
Sono purtroppo ancora pochi i giornalisti scientifici
qualificati.
Ben venga l’informazione multimediale e la formaziopne a diostanza.
E’ però necessario copminciare a pensare anche a corsi di formazione,
magari a distanza, che servano ad aggiornare i medici e i giornalisti per
loro consentire, essendo informati, di trasmettere in modo comprensibile
quella che è la loro conoscenza perché tutti ne possano trarre
vantaggio.
Una recente esperienza di viedoconfernza per un Media tutorial riservato
a giornalisti su un argomento di sanità ha confermato il convincimento
che la tecnologia informatica sta superando le barriere della distanza
per permettere a gruppi di giornalisti riuniti intorno a un video senza
spostarsi, di discutere e colloquiare con illustri esponenti del mondo
medico.
M.B.
|