14 miliardi in 5 anni
per la ricerca italiana sul diabete
Sono in arrivo 14 miliardi, metà dei quali
dagli Stati Uniti, nei prossimi 5 anni destinati ai centri italiani di
eccellenza per la ricerca sul diabete giovanile
E’ quanto prevede l'accordo firmato a Roma tra i rappresentanti del
Comitato Telethon e della Juvenile Diabetes Foundation (JDF).
La valutazione dei centri è già cominciata; i progetti
saranno quindi selezionati da un comitato di esperti delle due organizzazioni
e l'avvio dei finanziamenti è previsto per l'aprile 2001.
“Per noi è un onore lavorare con JDF - ha detto Susanna Agnelli,
presidente di Telethon - e poter dare vita ai centri di ricerca internazionali
Telethon-JDF”
Grazie allo sforzo congiunto “dei migliori scienziati italiani - ha
proseguito - lavoreremo per trovare una cura per il diabete giovanile”.
Per il vicepresidente per la ricerca della JDF, Robert Goldstein, la
ricerca sul diabete “avrà implicazioni importanti anche per lo studio
di altre malattie genetiche e per la comprensione dei meccanismi delle
malattie autoimmuni”.
I progetti di ricerca presentati dai centri italiani dovranno concentrarsi
almeno su una delle quattro aree di ricerca indicate come prioritarie dalle
due associazioni.
La prima riguarda la genetica e punta allo studio delle componenti
ereditarie del diabete. Finora sono stati individuati diversi geni responsabili
di questa malattia autoimmune, nella quale il sistema immunitario comincia
ad aggredire le cellule del pancreas produttrici di insulina. Il prossimo
passo è individuare i geni che favoriscono la predisposizione.
La seconda area di ricerca tende a individuare i meccanismi per riuscire
a modificare le risposte del sistema immunitario in modo che questo non
attacchi le cellule del pancreas.
Il terzo obiettivo della ricerca è la ricostituzione, anche
tramite il trapianto, delle cellule del pancreas danneggiate. Sono da risolvere
sia il problema della scarsa disponibilità di queste cellule ai
fini del trapianto, sia quello degli attacchi che il sistema immunitario
alterato può continuare a sferrare contro le cellule trapiantate.
Quarto obiettivo è infine la terapia genica volta a ripristinate
i normali livelli di zuccheri nel sangue. L'obiettivo è modificare
geneticamente cellule umane diverse da quelle beta del pancreas, in modo
che comincino a produrre insulina in modo fisiologico. |