Positive valutazioni dell’OMS
sulla Sanità
La sanità italiana, è al secondo posto
nella graduatoria mondiale sul rendimento del sistema di assistenza sanitaria,
superata solo dalla vicina Francia.
A collocare l’Italia in vetta alla classifiche è l’OMS
che ha stilato nel “Report 2000”, la prima analisi delle performance sanitarie
dei 191 Paesi membri.
Nella classifica dei livelli di salute (siamo uno dei popoli più
longevi) abbiamo conquistato la terza posizione dopo Oman e Malta.
Meno bene la capacità di risposta - correlata al livello di
soddisfazione dei cittadini—del nostro sistema sanitario che nella graduatoria
scende al 22° posto.
E quando si parla di equità della contribuzione, scivola ancora
più in basso andandosi a collocare tra la 45° e la 47° posizione.
Complessivamente, comunque, secondo "Report 2000" presentato nei giorni
scorsi al Ministero, nel raggiungimento globale degli obiettivi l’Italia
è undicesima in Europa.
Le valutazioni dell’OMS si basano su cinque indicatori: il livello
generale della salute della popolazione; le disuguaglianze della salute
tra la popolazione; il livello complessivo della capacità
di risposta del sistema sanitario (una combinazione tra la soddisfazione
degli utenti e capacità di reazione del sistema); la distribuzione
della risposta tra la popolazione appartenente alle diversclassi sociali;
ed infine la distribuzione del peso finanziario della sanità sui
vari strati sociali
Nel nostro paese la ‘speranza di vita in salute’, è la
più alta del mondo, la stessa di gran parte dell’Ue, del Giappone,
di Australia e Canada. Le nostre aspettative di vita sono stimate tra i
71 e i 74.6 anni.
Il Rapporto sanitario mondiale esamina esamina anche le cause
di “fallimento” dei sistemi sanitari. Tra le principali viene indicato
il doppio lavoro dei medici che induce il settore pubblico ad alimentare
“un’ufficiosa pratica privata”; il “mercato nero” della sanità
dovuto in molti Paesi al basso reddito degli operatori sanitari; la difficoltà
per molti ministri della sanità a rendere operative le norme che
“essi stessi hanno creato o che sono stati chiamati a mettere in pratica
nell’interesse pubblico”.
L’OMS suggerisce di estendere l’assicurazione sanitaria a una parte
sempre maggiore della popolazione con l’obiettivo “di ridurre al
minimo se non addirittura eliminare completamente il pagamento per l’accesso
alle prestazioni”. |