Secondo l’Ontopsicologia la psicosomatica è la ricerca della causa motivante la malattia, che si dà come risposta precisa ad un progetto cosciente o inconscio dell’individuo. 
L'uomo è una unità psico-biologica e la psiche è il reale dinamico che struttura l'organico.
La malattia è sempre un linguaggio dell’uomo totale, una parola che vuole essere capita.
Non esiste la malattia, ma "l'uomo malato". Senza questa impostazione non è possibile cogliere la logica del sintomo. E' il malato che organizza e gestisce il proprio DNA, anche se non ne è consapevole. 
La metodologia ontopsicologica applicata alla psicosomatica consente di rilevare dietro la patologia una precisa architettura molecolare. Quella stessa architettura che sorregge l'ordine della salute, organizza anche la patologia.
La patologia scatta in conseguenza di una progettazione, da parte dell'individuo, di uno stile di vita non previsto dalla natura, che impone all'organismo costi altissimi in termini energetici. 
La sanità interviene inevitabilmente appena viene smessa la progettazione contro natura. 
Attraverso il metodo ontopsicologico è possibile:
1) fare una diagnosi esatta del sintomo, indicandone la gravità non solo in rapporto alla valutazione della semeiotica medica, ma soprattutto in base alla vita globale del soggetto;
2) indicare le coordinate per la soluzione: cura con sparizione della patologia psicosomatica;
3) in base ad un preciso metodo di intervento, verificare la possibilità o volontà del soggetto di cambiare stile di vita e, in caso negativo, indicare con esattezza i tempi ed i ritmi dell'effettualità patologica causata dal determinismo psichico.
Il metodo ontopsicologico applicato alla psicosomatica è conosciuto ed applicato in varie parti del mondo. 
Tale metodologia clinica è aperta a ricercatori volitivi e coraggiosi all'interno della psicologia e della medicina. In particolare, la conoscenza del determinismo dell'attività psichica mediante la psicosomatica ontopsicologica è fondamentale alla professione medica per i seguenti motivi:
- per non fare analisi lunghe ed inservibili;
- per non seguire in modo inutile una malattia cronica;
- per non violentare attraverso esercizio medico, processi pulsionali, precise volontà dell'inconscio del malato.
Pur diverse per oggetto e per metodo, tra medicina e psicologia non c’è opposizione, ma continuità dinamica, in quanto ciascuna di queste scienze si occupa di una medesima realtà: l’essere umano. L’uso della metodologia ontopsicologica non solo non implica l'esclusione della medicina e della farmacologia ma, al contrario, è volto a dare una rifondazione alla scienza medica.

La malattia ha i propri modi mentali - teoresi etiologica della psicosomatica - ilemorfismo e psicosomatica - erotismo e atteggiamento sessuale - la struttura originaria dell’aggressività - i fondamenti della metodologia ontopsicologica - distinzione tra medicina e psicologia - energia e psicoterapia -biodinamica del campo eterico - fenomenologie dell’intenzionalità - il luogo di origine della malattia - il processo psicosomatico - i correlati neurofisiologici dell’attività psichica - analisi clinica di alcune malattie -la psicoterapia ontopsicologica applicata alla psicosomatica - 
nota sui testi bibliografia dell’autore

La psicologica editrice, strumento di mediazione dell’ontopsicologia -ultima frontiera della psicologia contemporanea - da più di venti anni è impegnata nella promozione di questa alternativa di cultura umanistica.
Degli oltre quaranta testi già pubblicati,“la psicosomatica nell’ottica ontopsicologica” è il frutto di anni di esperienza clinica in merito a tutto ciò che costituisce l’indagine ultima circa il rapporto tra psiche, ambiente e malattia.
La teoria ontopsicologica apre un universo nuovo alla ricerca razionale dell’uomo, introducendo l’indagine scientifica alla comprensione dell’essere umano come energia,  come struttura e come immagine. 
L’evidenza che dimostra in senso clinico la realizzazione della ricerca ontopsicologica è la sparizione del sintomo.

Il volume è stato  presentato
Il 27 giugno scorso nella “Sala Conferenze” 
dell’Ordine dei Medici di Roma