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XXI Congresso Nazionale 
Società Italiana di Medicina Estetica



CAll’apertura del nuovo millennio la Società italiana di Medicina Estetica (SIME), promotrice di una disciplina medica umanistica e internistica con finalità primariamente preventive, ha dedicato il suo XXI Congresso Nazionale a una patologia che rappresenta senza dubbio uno dei problemi sanitari più importanti delle società moderne e del cosiddetto benessere: l’obesità.
Malattia metabolica associata a gravi complicanze sia a livello organico sia a livello psicologico e relazionale, l’obesità si delinea come una dura sfida con cui dovrà cimentarsi l’impegno dei sanitari e dei ricercatori del duemila, sia per le possibili cure ma anche e soprattutto per i programmi di prevenzione da applicare in giovane età e da sviluppare sotto più fronti con la collaborazione di strutture non solo sanitarie ma anche sociali e culturali. A questo scopo sono stati invitati a fare il punto della situazione nel campo della ricerca, della diagnostica, degli studi di popolazione, della clinica, della terapia e dell’approccio psicologico alcuni tra i più autorevoli studiosi e cattedratici italiani del momento quali Carlo Cannelladi Roma, Saverio Cinti di Ancona, Renato Pasquali di Bologna, Carlo Maria Rotella di Firenze.
Ampio spazio è stato dato inoltre all’Insufficienza Venosa Cronica, alla Malattia Varicosa e al Linfedema, patologie molto frequenti nella popolazione e causa pressoché quotidiana di peggioramento della qualità della vita in chi ne è affetto e proprio per questo materia di usuale competenza e gestione da parte del medico estetico.
Il meeting organizzato puntualmente dal Presidente della SIME, il Professor Carlo Alberto Bartoletti, si è confermato ancora una volta il più importante appuntamento annuale di riferimento, di scambi culturali e di confronto per la Medicina estetica italiana.
Lo testimoniano i numeri: oltre 1400 congressisti, più di 70 aziende del settore, più di 50 lezioni nella sessione didattico-formativa e oltre 160 comunicazioni di aggiornamento multidisciplinare riguardanti svariati temi di alcune discipline afferenti quali la Tricologia, l’angiologia, la Chirurgia plastica, il Laser. Quest’anno cade il 25° anniversario della Fondazione della SIME. A un quarto di secolo di distanza della sua nascita in Italia, la Medicina Estetica mantiene invariata quella filosofia proposta da Carlo Alberto Bartoletti nel 1975 che all’oggi si rivela centrale nella rinnovata connotazione della disciplina medica.
La medicina, infatti, assume sempre più un ruolo sociale.
Le mutate necessità sociologiche e psicologiche dell’utenza rendono la “bellezza” e il “sentirsi bene con se stessi”, a qualsiasi età, condizioni imprescindibili da uno stato di benessere integrale. In tal senso la Medicina estetica risponde adeguatamente alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di considerare lo stato di salute come benessere psicofisico e non come assenza di malattia e assume il compito fondamentale di proporsi anzitutto come medicina preventiva, fornendo consigli utili per preservare o, laddove si renda necessario, migliorare la qualità della vita.

In occasione del 25° anniversario della SIME si è voluto ricordare tutti coloro che, appartenenti a diverse discipline, hanno contribuito all’affermazione ed allo sviluppo della Medicina estetica in Itali e invitandoli sul palco del Congresso per l’omaggio di una targa ricordo come modesto gesto di ringraziamento e di stima. Sono stati premiati i professori: Sergio B. Curri di Milano, Giorgio Boggio Robutti di Pavia, Domenico Dioguardi di Bari, Luigi Donati di Milano, Ippolito Donini di Ferrara, Roberto Gualtierotti di Milano, Aldo Isidori di Roma, Jean Jacques Legrand di Parigi, Giovanni Micali di Catania, Antonio Ribuffo di Roma, Nicolò Scuderi di Roma,Fra Marco Fabello, in qualità di Segretario della Fondazione Fatebenefratelli di Roma, che con il suo alto prestigio ha conferito un riconoscimento di qualità alla Medicina estetica nel suo ruolo di medicina sociale favorendone un accrescimento in campo internistico e, soprattutto, umanistico presente costantemente nella formazione didattica della Scuola internazionale di Medicina Estetica, I scuola in ordine di tempo nell’ambito dei 15 Paesi tra europei ed extraeuropei in cui è presente una società scientifica di Medicina estetica.
La scuola italiana ha assunto l’onere e l’onore di portare le scienze umane in una disciplina che per la sua stessa connotazione non può prescindere da esse.

Con rammarico non si è potuto investire di un riconoscimento tangibile altri illustri professori che nel corso degli anni sono venuti a mancare ma che rimangono vividamente presenti nel ricordo. Sono stati citati: Michelangelo Cairella, fondatore dell’UICO, Marcello Comel, Direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Pisa, Luciano Muscardin, primario dermatologo dell’IDI, Ferdinando Serri, Direttore dell’Istituto di Clinica dermatologica dell’Università Cattolica e Presidente della Fondazione pro ricerca dermatologica, Egidio Tosatti, Direttore della Clinica Chirurgica “R” dell’Università di Genova.

Sommario n.4/2000


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