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NOTIZIE IN BREVE
 

In 4 province italiane 
si sperimenta la carta sanitaria europea

Arriva in Italia, in via sperimentale, la carta sanitaria elettronica comunitaria. Circa 130 mila “smart card” saranno distribuite ad altrettanti cittadini dalle Asl di quattro province di confine (Imperia, Pinerolo, Trento e Bolzano). In esse saranno contenuti tutti i dati essenziali degli assistiti e potranno essere usate anche in regioni di confine di Francia e Germania. La Card avrà le dimensioni di una normale carta di credito munita di un microchip (ma senza la fotografia dell'assistito). Il progetto della crta sanitaria europea, battezzato “Netlink”, sarà seguito, l’autunno prossimo, dall'avvio della distribuzione di carte sanitarie “intelligenti” in alcune regioni d'Italia. Entro il 2003 si dovrebbe concludere la fase sperimentale. Parallelamente alla distribuzione agli assistiti delle “smart card” sanitarie, circa 20.000 carte elettroniche di identificazione saranno fornite ai medici di famiglia. Per i professionisti, la carta funzionerà come una chiave che darà accesso ai dati contenuti nelle carte sanitarie dei pazienti. In tutto saranno coinvolti 130.000 assistiti, 130 medici di famiglia, 120 operatori amministrativi, 11 ospedali, 600 medici ospedalieri.
 
 

Pediatri, siglato il rinnovo 
della convenzione

E' stata raggiunta, il 6 aprile scorso, l'intesa per il rinnovo della convenzione dei 7.000 pediatri di famiglia italiani con il Servizio sanitario nazionale. Soddisfazione per l’intesa raggiunta è stata espressa da Sandro Angeloni, presidente della Fimp, il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo. Contraria la Fnam Cipe che si è rifiutata di siglare l’accordo. 
In base alla nuova convenzione, al pediatra che sceglierà di svolgere la propria attività in zone “disagiate”, sarà assegnato un incentivo di un milione lordo in più al mese. Gli ambulatori saranno coordinati e collegati in rete in modo da garantire l’assistenza ai piccoli pazienti in ogni momento, indirizzandoli agli studi disponibili. Come per il medico di famiglia, anche per il nuovo pediatra sono previsti incentivi per l'informatizzazione degli studi e le forme associative. Saranno potenziati i programmi di prevenzione (con un Libretto pediatrico per ogni bimbo) e si punterà ad una maggiore presenza dei professionisti sul territorio.
 
 

Cambio della guardia 
al vertice della Fiaso

I contenuti della riforma sanitaria sono buoni, ma adesso bisogna passare all'attuazione, adeguando i modelli di gestione. E’ questo il pensiero di Marino Nicolai, presidente della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), Federazione cui aderiscono oltre 100 aziende sanitarie e ospedaliere di tutta Italia, che ha organizzato a Roma, nei giorni scorsi, un convegno sull'attuazione della riforma sanitaria. I direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere si sono confrontati con rappresentanti di Governo, Regioni ed enti locali. Per Nicolai i tempi per attuare la riforma non saranno brevi ma, ha rilevato “si apre una nuova fase di miglioramento”. Ottimista anche il sottosegretario alla Sanità, Monica Bettoni, secondo la quale “oggi esistono tutte le condizioni perché la riforma passi alla fase attuativa, che nascerà sulla base della concertazione di tutti i soggetti interessati”. 
Al termine del Convegno si è svolta la prima Assemblea Generale Elettiva della Federazione. Il nuovo presidente è Maurizio Guizzardi, direttore generale dell’Azienda Usl Città di Bologna; vice presidenti sono: Marino Nicolai (Nord Est), Stefano Rossattini (Nord Ovest), Riccardo Fatarella (Centro) e Carmelo D’Alessandro (Sud); segretario generale è Massimo Amadei.

Sommario n.4/2000


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