Per la medicina del 2000,
il simbolo della doppia elica del DNA
Vaccini antitumore, terapia genica, batteri trasformati
in fabbriche di farmaci sono i punti di arrivo di un cammino cominciato
mezzo secolo fa, con la scoperta della struttura del DNA, la celebre molecola
a doppia elica che racchiude il codice della vita.
Indicata dal mondo della ricerca come una delle conquiste del millennio,
la scoperta del DNA si prepara a diventare isimbolo della medicina degli
anni 2000, e il primo grande passo in questa direzione sarà, nella
primavera del 2000, la ricostruzione quasi completa della mappa dei geni
umani. intanto si lavora già al prossimo obiettivo, decisivo per
la medicina del futuro: scoprire la funzione svolta da ogni gene e riuscire
a controllarla.
La pubblicazione della scoperta del DNA, nel 1953, ha inaugurato una
nuova epoca non solo per la medicina ma per l’agricoltura, l’industria
e perfino la giustizia, rendendo possibile rilevare le impronte genetiche,
la cosiddetta prova del DNA. Le basi erano state gettate nel 1865 dall’abate
Gregor Mendel, che aveva scoperto le leggi dell’ereditarietà, ma
è stata la scoperta della molecola della vita ad imprimere un’accelerazione
senza precedenti alla ricerca, con un effetto a cascata che si è
fatto sentire soprattutto nell’identificazione della causa di numerose
malattie genetiche. La scoperta del DNA ha aperto la strada a biotecnologie,
lotta alle malattie genetiche, terapia genica.
Biotecnologie: sono esplose a metà degli anni ‘80 grazie alle
tecniche dell’ingegneria genetica che permettono di manipolare direttamente
la molecola di DNA. Nell’arco di soli 10 anni sono arrivati i primi farmaci
e nel 1990 è stata la volta del primo esperimento di terapia genica.
I vaccini del futuro, quelli basati sul DNA del virus, sono comparsi nel
1986. Oggi sono attive nel mondo più di 3.000 industrie biotecnologiche
e il fatturato globale atteso nel 2005 è di 150 miliardi di dollari.
Progetto genoma umano: varato nel 1986, si è annunciato immediatamente
come uno dei programmi più ambiziosi della ricerca, al pari dell’esplorazione
della luna negli anni ‘60.
Promosso dal Dipartimento per l’energia e Istituto Nazionale di Sanità
degli Stati Uniti, il progetto ha quasi completato la prima fase
(mappa completa del patrimonio genetico umano) e ha già cominciato
la seconda (scoprire la funzione dei geni.
Lotta alle malattie genetiche: cominciata da poco più di 10
anni ha già segnato numerose vittorie. ha permesso di identificare
oltre 2.500 geni coinvolti in malattie ereditarie, tra cui quelli responsabili
di fibrosi cistica, corea di Huntington, alcune forme di distrofia muscolare,
sordità. Identificate anche basi genetiche per altri disturbi come
obesità, malattie cardiovascolari, morbo di Alzheimer, diabete,
calcoli renali.
Terapia genica: permette di sostituire un gene difettoso con uno sano.
Sperimentata per la prima volta nel 1991, è stata provata finora
per correggere malattie ereditarie come gravi deficit immunitari, per disturbi
cardiovascolari e recentemente si punta anche ai tumori. Il problema è
trovare il veicolo ottimale per trasportare il gene. Si sperimentano virus
innocui, come quello del raffreddore, o anche aggressivi, come quello dell’AIDS,
ma disarmati.
Animali transgenici: sono modificati geneticamente introducendo nel
loro DNA geni Umani. I primi topi transgenici sono nati per i laboratori
allo scopo di riprodurre esattamente malattie umane come i tumori (è
rimasto celebre il cosiddetto oncotopo). Dopo la nascita di Dolly, la prima
pecora clonata, si è annunciata negli anni 2000 la possibilità
di produrre animali geneticamente modificati e trasformati in fabbriche
di farmaci.
I geni della longevità: sul finire del millennio la loro scoperta
ha aperto uno scenario completamente nuovo per la ricerca e promette di
dare per la prima volta base scientifica al sogno dell’eterna giovinezza.
E’ certamente lunghissima la via da percorrere per il controllo dei geni
che controllano la durata della vita, ma il cammino è già
cominciato.
(ANSA)
Le principali tappe della genetica
1865: Johann Gregor Mendel scopre le leggi dell’ereditarietà;
1902: Walter Stanford Sutton ipotizza che l’informazione ereditaria
sia contenuta nei cromosomi, scoperti 20 anni prima;
1907: Thomas Hunt Morgan scopre che i cromosomi sono sequenze di informazioni
genetiche;
1944: Oswald Avery scopre che i geni sono fatti di acido desossiribonucleico
(DNA);
1953: James Watson e Francis Crick scoprono la struttura del DNA;
1961: Francois Jacob e Jacques Monod scoprono che l’RNA-messaggero
copia il DNA e permette la produzione delle proteine;
1973: primo brevetto per la tecnica del DNA ricombinante, che modifica
il DNA di un organismo inserendo in esso frammenti di DNA appartenenti
ad un altro organismo;
1975: negli USA nasce la prima azienda biotecnologica;
1976: identificato il primo gene responsabile del cancro;
1977: primo prodotto dell’ingegneria genetica: l’insulina umana;
1978: primo trapianto di geni fra mammiferi;
1982: l’insulina umana artificiale è il primo farmaco ottenuto
con le biotecnologie;
1983: il biochimico Kary Mullis mette a punto la PCR (reazione a catena
della polimerasi), tecnica che permette di moltiplicare numerosissime volte
frammenti di DNA;
1985: la tecnica delle impronte genetiche (DNA fingerprinting) determina
i segni geneti
1997: la terapia genica viene utilizzata con successo per far ricrescere
vasi sanguigni, creando by-pass naturali;
1999: scoperto il gene supervisore che separa la testa dal tronco;
1999: identificato il cosiddetto gene della longevità, il primo
del genere scoperto nei mammiferi, si chiama P66SHC ed è coinvolto
nel controllo della durata della vita. |