Per riformare il Sistema farmaceutico in Italia,
è necessario dare all置tente ed alle associazioni
nuovi strumenti di tutela
di Ivano Giacomelli (*)
Una delle riforme urgenti in sanità è
quella del settore farmaceutico. Affinché tale riforma risponda
veramente al bisogno sociale della cura della persona, è necessario
che si pongano in essere degli strumenti nelle mani dei vari soggetti,
che siano efficaci a determinare le scelte di mercato. La riforma del settore
farmaceutico non è una partita a due: industrie da una parte, che
rappresentano gli interessi dei produttori, amministrazione pubblica dall誕ltra,
che non rappresenta l段nteresse generale, ma svolge principalmente il ruolo
di mediatore d段nteressi.
La partita è a quattro in quanto ci sono i medici prescrittori,
che determinano la domanda, e gli utenti, che acquistano il prodotto.
In questo contesto non è sufficiente incidere sui prezzi del
farmaco per modificare l誕ttuale assetto e le problematiche ad esso connesse.
La crescita in alto del prezzo permette solo maggiori profitti alle industrie,
ma determina una serie di conseguenze sociali il cui costo, direttamente
o indirettamente ricade sulle famiglie. Famiglie che non hanno alcuna possibilità
di incidere sul mercato, in quanto non sono soggetti che determinano la
domanda, ma la subiscono.
Si devono introdurre nel sistema, meccanismi che agiscono automaticamente
come selettori, dando la possibilità ai soggetti di incidere sullo
sviluppo di questo mercato.
I problemi principali sono:
1. Introdurre elementi sul mercato che permettono la concorrenza reale
tra produttori;
2. Permettere all段ndustria farmaceutica un prezzo iniziale di un nuovo
prodotto appena immesso nel commercio che stimoli la ricerca farmaceutica;
3. Introdurre una disciplina iniziale di controlli sugli effetti dei
prodotti farmaceutici. Controllo che deve passare sotto un rigoroso vaglio
scientifico;
4. Intervenire sul prescrittore di farmaci, con strumenti flessibili
di controllo e meccanismi di responsabilizzazione, nonché prevedere
l段ntroduzione di sanzioni efficaci. Nulla a che vedere con quanto proposto
in questi giorni, destinato a rimanere una mera dichiarazione di principio.
Il medico deve essere lasciato nella possibilità di utilizzare la
sua professionalità ed intuizione nelle azioni terapeutiche. Azione
terapeutica che dovrà essere sottoposta all置tente ed approvata
dallo stesso. Il comportamento da sanzionare non è la divergenza
dell置so del farmaco dai protocolli, ma è quello deviante, speculativo
della salute dell置tente;
5. I singoli utenti e le associazioni di tutela, debbono essere nelle
condizioni di agire sia in sede di acquisizione di informazioni, sia nelle
sedi giudiziarie, a forme di tutela anche preventiva, nei confronti sia
di soggetti pubblici che privati, con l段ntroduzione di una normativa che
estende il diritto di accesso agli atti e la legittimazione ad agire in
giudizio.
(*)Segretario Nazionale del CODICI
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