Testata

Il 24 marzo giornata mondiale della Tubercolosi

Denuncia dell’OMS:
Aumenta la resistenza ai farmaci 


Ogni 10 secondi una persona muore, ogni anno 54 milioni di persone si infettano e 6,8 mln di individui sviluppano la malattia. Sono i “numeri” da bollettino di guerra della tubercolosi, una malattia responsabile del 5% di tutte le morti del mondo e del 9,6% dei decessi tra i 15 e i 19 anni. 
E si tratta di “morti evitabili”, afferma l'Istituto superiore di Sanità (ISS), perché ci sono le '“armi terapeutiche”, ma il divario tra nord e sud del mondo non le rende ugualmente disponibili per tutti. 

Amsterdam. (Adnkronos Salute/Dpa) Il bacillo della tubercolosi resiste sempre più frequentemente ai farmaci, ma questa resistenza in aumento non e' imputabile al batterio, bensì alla negligenza dell’uomo. Così l’Organizzazione mondiale della Sanità  in un rapporto diffuso per la giornata mondiale contro la malattia, da Amsterdam fa appello ad un impegno globale più forte per combattere la tbc. 
In Germania e Danimarca sono aumentati del 50% dal '96 i pazienti che non rispondono ad almeno un farmaco. In Nuova Zelanda la percentuale è raddoppiata. In Cina, India, Iran, Mozambico e Russia oltre il 3% dei pazienti con diagnosi di Tbc presenta delle resistenze multiple che rendono praticamente incurabile la malattia. 
In Italia, Israele e Messico questa percentuale sale al 6%, mentre in Estonia era al 14% nel '97 ed oggi è arrivata al 18%. Ma nessun paese può considerarsi al riparo dalla diffusione della malattia, avvertono gli esperti Oms, neanche “chiudendo le frontiere”. E gli effetti si faranno sentire anche nei paesi più industrializzati, se continuerà a diffondersi il fenomeno della multiresistenza ai farmaci.

Sommario n.3/2000


Archivio 2000
Archivio
2000
Archivio 1999
Archivio
1999
Archivio 1998
Archivio
1998
Torna alla Home Page
 


 
logo del Nuovo Medico d'Italia
Il Nuovo
Medico d'Italia
Direzione - Redazione - Amministrazione
Via Monte Oliveto, 2 - 00141 Roma
Tel e fax 06/87185017
e-mail


Webmaster: B. J.