Irccs Santa Lucia
Necessaria una revisione del “Codice della Strada”
Trauma cranico e patente di guida, chiesto di ripristinare il
certificato anamnestico del medico
e introdurre l’obbligo della visita di idoneità per chi
ha subito trauma seguito da coma
Commissione di Studio
IRCCS Santa Lucia
Nel dicembre 1999 una Commissione di studio
dell’IRCCS Santa Lucia di Roma, composta da: Prof. Antonio Berardi, Dott.ssa
Rita Formisano, Dott.ssa Simona Amato, Dott. Marco Traballesi, Dott. Domenico
Passafiume e Sig.ra Maria Elena Villa (Presidente Associazione di volontariato
ARCO-82), ha predisposto una memoria inviata al Ministero dei Trasporti,
al Ministero della Sanità ed al Presidente della Commissione Trasporti
della Camera dei Deputati, sulla idoneità alla guida di veicoli
a motore nei soggetti portatori di esiti di coma.
Dal testo della memoria
“Risulta da un’autorevole ed ampia letteratura internazionale
che nei soggetti, i quali abbiano presentato un primo trauma cranico con
coma, è frequente il riscontro di deficit neuropsicologici di entità
tale da compromettere seriamente la idoneità alla guida di veicoli
a motore. Si desume anche dalle medesime fonti che tale circostanza costituisce
un importante fattore di rischio rispetto alla possibilità di incorrere
in ulteriori incidenti stradali e quindi in un secondo trauma cranico.
In uno studio epidemiologico sul reinserimento sociale condotto in
90 pazienti post comatosi che erano stati ricoverati presso l’Ospedale
di Riabilitazione S. Lucia, solo il 32% dei pazienti aveva ripreso a guidare
l’automobile (29 pazienti su 90 intervistati) e di questi il 37,9% (10
su 29) era incorso in altri incidenti stradali.
Tavola Rotonda sull’argomento
La Direzione del suddetto Istituto, in data 28 ottobre,
ha anche organizzato una Tavola rotonda sull’argomento (v. “Il nuovo Medico
d’Italia” n° 10 del mese di novembre 1999 n.d.r.) al termine della
quale si è deciso di proporre ai competenti Ministeri l’adozione
di una norma legislativa che preveda l’obbligo della denuncia agli Uffici
della Motorizzazione Civile di tutti i casi di trauma cranico, seguiti
da coma della durata superiore alle 48 ore.
In aggiunta all’obbligo di denuncia, potrebbe essere anche utile ripristinare
il già esistente certificato anamnestico, redatto dal medico di
base, il quale, all’atto del rilascio o del rinnovo della patente di guida,
dovrebbe attestare, sotto la propria responsabilità, l’esistenza
o meno di qualsiasi condizione clinica (e quindi anche di un pregresso
trauma cranico e/o coma) atta a compromettere l’idoneità al conseguimento
del sopra citato documento.
Presentato emendamento all’Art.2
della proposta di revisione delle norme del Codice della starada
La memoria ha portato alla stesura di un emendamento,
presentato dall’On. Bruno Eduardo, accolto per il successivo iter parlamentare.
Questo il testo proposto:
Articolo 2
“Al comma 1 dopo la lettera hh) inserire la seguente
hh bis).
Prevedere che i responsabili delle unità di terapia intensiva
e/o neurochirurgia presso le quali sia avvenuto il ricovero di soggetti
che abbiano subito trauma cranico o che siano in coma da altra causa, l’obbligo
di comunicazione agli uffici Provinciali della Motorizzazione Civile dei
casi di coma di durata superiore alle 48 ore.
In seguito a tale comunicazione sia previsto l’obbligo di sottoporre
a revisione la relativa patente di guida.
La successiva idoneità alla guida è valutata da un’apposita
Commissione di esperti che effettui una valutazione neuropsicologica ed
una verifica su strada o su apposito simulatore, con possibilità
successiva di attivare una specifico programma riabilitativo. Sia inoltre
previsto il ripristino del certificato anamnestico, redatto dal medico
di base, il quale, all’atto del rilascio o del rinnovo della patente di
guida, attesti l’esistenza o meno di qualsiasi condizione clinica atta
a compromettere l’idoneità al conseguimento del documento sopraindicato". |