Firmato un accordo di collaborazione
tra Farmindustria e Quavio
Protocollo etico d’intesa
Il Presidente dell’Associazione di volontariato su
qualità della vita in oncologia (Quavio), Gabriella Zeitler ed il
Presidente di Farmindustria, Gian Pietro Leoni, hanno sottoscritto un protocollo
etico d’intesa che rappresenta il primo esempio di collaborazione tra un’associazione
di volontariato e l’associazione delle industrie farmaceutiche per approfondire
ed elaborare proposte concrete che favoriscano la centralità
della persona, la qualità della cura e la cultura dei servizi per
i malati cronici non autosufficienti.
Il documento premette che le grandi trasformazioni sociali in atto,
l’aumento del numero delle persone malate e non autosufficienti in particolare
anziane ed i progressi della scienza, pongono la necessità di gestire
una nuova domanda di salute che coinvolge la condizione esistenziale del
malato e le sue aspettative, in un contesto di interazione tra rimedi terapeutici,
bisogni socio assistenziali e qualità delle prestazioni.
Una Commissione Mista Quavio – Farmindustria approfondirà ed
elaborerà proposte concrete in relazione ai seguenti obiettivi:
- promuovere d’intesa con i competenti organi regionali e professionali,
progetti sperimentali volti a migliorare le prestazioni erogate alle persone
che affrontano la fase terminale della vita, ai malati non autosufficienti
e ai soggetti affetti da patologie croniche, sviluppando forme di assistenza
continuativa ed integrata (intra extra ospedaliera);
- avviare programmi di informazione sanitaria rivolti alla popolazione,
miranti alla semplificazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie integrate
e all’aumento delle conoscenze del paziente (consenso informato, partecipazione
consapevole, rispetto della privacy, efficacia dei trattamenti);
- organizzare progetti di formazione per il personale sanitario con
la finalità di promuovere il processo di integrazione tra i diversi
ruoli del settore (medico, personale infermieristico, volontariato e industria
farmaceutica);
- sviluppare l’applicazione di modelli sperimentali per ottimizzare
la gestione di alcuni servizi sanitari attraverso forme alternative al
ricovero (assistenza domiciliare integrata e ospedalizzazione a domicilio),
verificando il loro impatto sui bisogni di assistenza dei malati;
- promuovere momenti di incontro tra i soggetti del sistema salute
per creare occasioni di riflessione sul ruolo della medicina con riferimento,
in particolare, a situazioni cliniche complesse, al dolore e allo stato
di sofferenza, ai nuovi bisogni di assistenza integrata per i malati.
Secondo Gian Pietro Leoni “L’accordo si inserisce in un progetto
di collaborazione e di integrazione, così come auspica la stessa
riforma sanitaria di Rosy Bindi, tra settore sociale e sanitario. In particolare
la collaborazione con Quavio nasce con il convincimento che la sanità,
la formazione, il volontariato, sono elementi di sviluppo per il nostro
Paese così come lo sono per il resto d’Europa.”
“L’accordo tra la Quavio e Farmindustria, secondo Gabriella Zeitler,
vede unito il mondo profit con il non profit sui principi della solidarietà
e della sussidiarietà. E’ un importante accordo etico, in armonia
con l’attuale orientamento legislativo, che valorizza l’integrazione tra
la sanità e la società civile.” |