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Sentenza della Corte di Cassazione

A carico del Ssn anche i farmaci 
fuori prontuario





Se è indispensabile, anche il farmaco fuori prontuario deve essere rimborsato dal Ssn.
Così ha stabilito la Corte di Cassazione in recente sentenza che ha dato ragione al ricorso presentato da una giovane pugliese sofferente di allergia. Dopo aver ricordato che il diritto alla salute è l’unico diritto definito “fondamentale” dalla Costituzione e che l’assistenza pubblica sanitaria non è “illimitata” ma vincolata ai criteri della “efficacia terapeutica e della economicità dei farmaci”, i supremi giudici hanno anche aggiunto però che “il criterio della economicità non può escludere dalla compartecipazione alla spesa, ove il farmaco risulti indispensabile ed insostituibile per il trattamento di gravi condizioni o sindromi che esigono terapie di lunga durata”. Il Ministro della Sanità è però corso ai ripari. “La pronuncia giurisdizionale della Cassazione – ha chiarito Rosy Bindi in una nota – nulla aggiunge ad un orientamento già noto della Suprema Corte ed è di per sé insufficiente a modificare, per la generalità degli assistiti, l’attuale normativa in materia di assistenza farmaceutica”.

Sommario del n. 2/2000


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