La Medicina Estetica
in Italia ha compiuto 25 anni
di Carlo Alberto Bartoletti (*)
La storia
La Medicina Estetica nasce in Francia, come movimento
medico scientifico, nel 1973 per intuizione di Jean Jacques Legrand, endocrinologo
di Parigi. In Italia nel 1975 con la fondazione, ad opera di Carlo Alberto
Bartoletti, geriatra di Roma, della Società Italiana di Medicina
Estetica (SIME). Attualmente esistono 15 Società Nazionali di Medicina
Estetica in altrettanti Paesi, tra europei ed extraeuropei, che fanno parte
dell’Unione Internazionale di Medicina Estetica (UIME) con sede a Parigi.
La SIME dal 1976 organizza congressi annuali sempre in collaborazione
con strutture universitarie e ospedaliere per garantire ai medici la qualità
e il rigore dei temi trattati.
La SIME ha sempre rigorosamente curato i rapporti interdisciplinari
con le specialità mediche e chirurgiche afferenti e complementari,
come ad esempio la Dermatologia e la Chirurgia Plastica, sia a livello
accademico che di società scientifiche.
In particolare con la Società Italiana di Chirurgia Plastica
Ricostruttiva ed Estetica esiste un gemellaggio culturale ufficiale che
si concretizza anche nell’ambito dei rispettivi Congressi Nazionali delle
due Società Scientifiche. Tra le due discipline non c’è conflittualità,
né sovrapposizione di intervento. C’è complementarietà.
E’ lo stesso rapporto che esiste tra la Medicina Generale e la Chirurgia
generale.
La Medicina Estetica si occupa dell’individuo nel suo globale. La Chirurgia
Plastica estetica definisce il suo intervento nel particolare. La Medicina
Estetica studia, dal punto di vista generale e cutaneo, il paziente e lo
prepara alle condizioni psicofisiche migliori per l’intervento chirurgico.
Lo riprende in gestione subito dopo l’intervento per l’ottimizzazione del
risultato.
Dall’anno accademico 1990-1991 la SIME ha promosso, con la Fondazione
Internazionale Fatebenefratelli (FIF) di Roma, una Scuola quadriennale
di formazione in Medicina Estetica, riservata a laureati in Medicina e
Chirurgia.
La Scuola, con sede a Roma, è giunta al X Anno Accademico di
attività didattica (1999-2000), avendo annoverato in questi dieci
anni circa 740 medici iscritti, da tutta Italia. Negli ultimi sei anni
si sono diplomati 330 medici. Nei primi quattro anni accademici sono stati
attivati due corsi per anno. Dall’anno accademico 1994-1995 la Scuola ha
attivato, ed attiverà per il futuro, un solo corso annuale, per
dedicare largo spazio alla Formazione Permanente dei diplomati, che avranno
così l’opportunità di rimanere culturalmente legati alla
loro struttura didattica.
La Scuola Internazionale di Medicina Estetica – FIF ha aperto per il
pubblico, dal 21 marzo 1994, presso l’Ospedale Generale « S. Giovanni
Calibita » Fatebenefratelli all’Isola Tiberina di Roma, gli ambulatori
di Medicina Estetica. E’ il primo ed unico esperimento, a tutt’oggi, di
ambulatori ospedalieri di Medicina Estetica. Queste strutture hanno una
duplice finalità: essere sede di tirocinio pratico per i medici
iscritti alla Scuola e offrire ad un più largo strato sociale di
popolazione, con tariffe « ospedaliere » e quindi ridotte,
l’opportunità di usufruire di una medicina essenzialmente preventiva
che si occupa di insegnare innanzitutto lo stile e l’igiene di vita.
In sei anni di attività ospedaliera di Medicina Estetica sono
state effettuate più di 30.000 prestazioni, in una popolazione rappresentata
al 99% dal sesso femminile, con una fascia di età che oscilla prevalentemente
dai 50 ai 70 anni. Come categorie sociali, l’80% delle presenze è
rappresentato da impiegate, casalinghe, pensionate.
La disciplina
Medicina del benessere
La Medicina Estetica si occupa della costruzione
e della ricostruzione dell’equilibrio psicofisico dell’individuo sano,
che può vivere con disagio la propria vita a causa di un inestetismo
male accettato, o che più semplicemente richiede regole gestionali
di vita, suggerimenti ed interventi mirati al controllo del proprio invecchiamento,
generale e cutaneo. Chi si rivolge oggi alla Medicina Estetica domanda,
infatti, oltre alla correzione dell’inestetismo dichiarato, quando presente,
una prescrizione utile per migliorare la qualità della vita relativa
alla propria età e per mantenere negli anni una condizione fisica
e mentale ottimale: un programma di formazione permanente per la vita.
Oltre all’importante contributo per il trattamento multidisciplinare
delle disgrazie fisiche, delle alterazioni estetiche costituzionali, delle
sequele estetiche e psicologiche delle malattie e degli inestetismi traumatici,
la Medicina Estetica finalizza il suo intervento al raggiungimento e mantenimento
della salute espressione di una condizione di benessere psicologico e fisico
e non di assenza di malattia, come raccomanda l’Organizzazione Mondiale
della Sanità.
La disciplina, confermando i contenuti di medicina preventiva, correttiva,
restitutiva e riabilitativa a sfondo sociale, proposti in Italia circa
25 anni orsono, ha affinato, nel suo iter culturale degli ultimi 10 anni,
la sua estrazione umanistica e internistica, presentandosi oggi come medicina
essenzialmente preventiva.
La correzione possibile dell’inestetismo denunciato rappresenta, infatti,
il momento finale di un percorso più articolato nel quale, dall’inquadramento
generale del paziente, si trae lo spunto per una vera educazione preventiva.
In passato solo le classi privilegiate si rivolgevano alla Medicina
Estetica. Attualmente l’identikit del paziente di Medicina Estetica si
configura in un soggetto consapevole sempre più che la Medicina
Estetica non è una « medicina per l’estate », né
un’esclusiva di una classe abbiente. Oggi chi si rivolge al medico estetico
richiede, oltre alla correzione dell’inestetismo dichiarato, una prescrizione
utile per « sentirsi bene con se stesso », appartiene prevalentemente
ad una fascia di età più ampia, a strati sociali più
vari e meno d’élite, non domanda di ringiovanire, ma desidera imparare
le regole per migliorare la qualità di vita relativa alla propria
età e mantenere negli anni il proprio benessere psico-fisico.
Valutazione dello stato di salute nell’ottica
della Medicina Estetica
Il check-up medico estetico
Il check-up medico estetico proposto dalla Scuola
Internazionale di Medicina Estetica della FIF di Roma, espressione didattica
della SIME, che viene effettuato nei suoi ambulatori ospedalieri, si avvale
nel suo approccio diagnostico di un esame anamnestico e di un esame obiettivo
tradizionali e mirati alla domanda, supportati da una serie di valutazioni
morfologiche e funzionali (psicologica, morfo-antropometrica, posturale,
della capacità fisica, angiologica, ecografica dell’ipoderma, cutanea,
ematochimica) che permettono uno studio globale del soggetto in esame,
inquadrando in questo ambito l’inestetismo denunciato, quando presente
e qualunque esso sia. Nel contesto, non infrequentemente, accade di evidenziare
patologie non sospettate perchè silenti e, pertanto, non ancora
diagnosticate.
L’esame anamnestico viene condotto secondo la tradizione, rivolgendo
una particolare attenzione alla raccolta dei dati sulle abitudini di vita.
Si indaga sul modo di condurre l’alimentazione quotidiana (numero dei pasti
quotidiani; come, quando, dove, con chi il pasto viene consumato; preferenze
alimentari; liquidi ingeriti; alcool), sulla storia ponderale, avvalendosi
anche della redazione di un diario alimentare settimanale; sulla pratica
del fumo, sull’assunzione di droghe; sul tipo, intensità, sede,
e frequenza settimanale dell’attività fisica svolta; sulla sfera
psichica e i fattori socioambientali (umore, sonno, memoria, concentrazione,
associazione ideativa; stimoli e attività sessuale; qualità
di inserimento nel sociale e nel lavoro); sui disagi cutanei, sulle malattie
cutanee progressive, in particolare sul rapporto con l’esposizione solare
e le altre aggressioni atmosferiche, (tipo e frequenza di vacanze), sull’ambiente
di lavoro (al chiuso, all’aperto, quale riscaldamento) sulle abitudini
cosmetiche (detersione, protezione-idratazione e sebosostituzione, utilizzo
eventuale prodotti cosmeceutici protezione solare, prodotti speciali, trucco).
L’esame obiettivo ripercorrerà l’iter medico classico prendendo
in considerazione gli apparati sensoriale, nervoso, cutaneo, respiratorio,
cardiovascolare, gastrointestinale, urogenitale con particolare determinazione
sull’apparato coinvolto dall’inestetismo dichiarato.
Nell’ambito delle valutazioni, la valutazione psicologica definisce
il profilo psichico del soggetto in esame anche con l’aiuto di test specifici
e indaga sulla risposta emotiva che l’inestetismo produce. Il colloquio
col paziente permetterà la formulazione di un programma educativo,
che consentirà una migliore accettazione della struttura fisica
ereditata e stimolerà una responsabile autogestione per ottenere
un risultato migliorativo.
L’elaborazione dei dati ottenuti con la valutazione morfo-antropometrica
permette di conoscere l’habitus, il peso, l’altezza, il BMI, la massa magra,
la massa grassa, il peso ideale soggettivo, la TBW, l’area muscolare del
braccio, con l’ausilio dei supporti tradizionali (bilancia, altimetro,
centimetro) e metodologie utili per l’analisi della composizione corporea
(plicometria, impedenziometria).
La valutazione posturale segnala le alterazioni dell’ortostatica e
dell’appoggio plantare, assume un particolare rilievo per la prevenzione
delle disarmonie morfologiche e delle distonie posturali in età
evolutiva e adulta. Si giova del filo a piombo e del podoscopio. Viene
effettuata dal punto di vista statico (allineamenti assiali, simmetrie)
e dinamico (armonia delle catene cinetiche). L’esame podometrico
permette di visualizzare la distribuzione dei carichi sulla volta plantare,
precisandone gli effetti sullo svuotamento della « soletta venosa
».
La valutazione della capacità fisica è rivolta a considerare
l’attitudine del soggetto a compiere un esercizio fisico, stabilendo il
tipo e l’intensità ottimali dello sforzo per migliorare il condizionamento
degli apparati cardiovascolare e osteo-muscolo-articolare. E’ inoltre possibile
controllare i miglioramenti ottenuti dopo un periodo di allenamento. Il
sistema più pratico per indicare l’intensità di esecuzione
di un esercizio fisico è quello che fa riferimento alla frequenza
cardiaca: la strumentazione necessaria consiste in un cicloergometro e
in un cardiofrequenzimetro.
L’impiego di un’asta graduata, di un banchetto graduato e di un goniometro,
che permette di valutare la flessibilità muscolo-scheletrica delle
articolazioni scapolo-omerale e coxo-femorale, completa l’espletamento
di questo esame.
La valutazione angiologica evidenzierà un’eventuale condizione
di insufficienza circolatoria degli arti inferiori e in particolare la
continenza del circolo venoso superficiale. Si avvale di alcune manovre
semeiologiche tradizionali e di un esame con Doppler acustico.
La valutazione ecografica dell’ipoderma è un esame fondamentale
nella diagnosi differenziale tra adiposità localizzata in eccesso
e pannicolopatia edemato-fibrosclerotica nei suoi momenti evolutivi (edema,
fibrosi, sclerosi micro e macronodulare); permette di mirare i possibili
interventi correttivi.
La valutazione cutanea prevede una ispezione ad occhio nudo e con l’ausilio
di una lente (a luce naturale, a luce fredda e luce di Wood), un esame
al tatto e alla palpazione, seguito da una serie di misurazioni strumentali
(sebometria, corneometria, pHmetria) e test cutanei (test di sensibilità
all’acido lattico al 15%, dermografismo). E’ possibile in questo modo effettuare
la diagnosi cosmetologica di biotipo (pelle seborroica, pelle secca per
disidratazione o per insufficiente presenza di lipidi sulla sua superficie,
pelle sensibile), determinare il fototipo, stabilire un bilancio funzionale
e il grado di invecchiamento della pelle in esame, formulare un consiglio
cosmetologico mirato e valutare nel tempo, con misurazioni di controllo,
l’efficacia dell’applicazione cosmetica. Serve altresì a monitorare
la pelle sottoposta a trattamenti con cosmeceutici.
La valutazione ematochimica routinaria, arricchita al bisogno da indagini
di laboratorio secondo l’età e le necessità del soggetto
esaminato, suggerite dagli specialisti (ginecologo-endocrinologo, andrologo,
geriatra, etc.) che collaborano nell’ambito di una unità multidisciplinare
di Medicina Estetica, può dare informazioni utili sul comportamento
di fattori implicati nel processo di invecchiamento e di adattamento dell’organismo
a situazioni stressanti.
I risultati di queste valutazioni, quasi tutte realizzate con «
test da campo » come il doppler acustico nella valutazione angiologica
o il podoscopio nella valutazione posturale, si aggiungono ai dati scaturiti
dall’esame anamnestico e dall’esame obiettivo permettendo un più
completo inquadramento dello stato fisiologico e parafisiologico dell’esaminato,
rinviando alle specialità mediche e chirurgiche afferenti, quando
di competenza, l’affinamento diagnostico di un eventuale quadro patologico
riscontrato. Il check up medico estetico, con un approccio così
congegnato, permette innanzitutto la formulazione di un più preciso
progetto di prevenzione dell’invecchiamento generale e cutaneo, che rappresenta
l’aspetto fondamentale dell’impegno della Medicina Estetica, con l’insegnamento
di regole di vita e con la prescrizione di norme personalizzate di igiene
alimentare, fisica, psicologica e cosmetologica; consente altresì
di concertare un programma correttivo per il «disagio» dichiarato
da realizzare anche con la collaborazione di altre specialità mediche
e chirurgiche per quelle indicazioni che reclamano interventi specialistici.
*) Presidente Società Italiana di Medicina Estetica
Direttore Scuola Internazionale di Medicina Estetica
Fondazione Internazionale Fatebenefratelli
Società Italiana di Medicina Estetica
XXI Congresso Nazionale
Si terrà a Roma il 31 marzo - 1/2 aprile 2000
(Centro Congressi Ergife Palace Hotel) con un Programma Scientifico particolarmente
ricco e articolato che tratterà, tra gli altri, oltre ai tradizionali
argomenti della obesità - adiposità distrettuale, del linfedema,
della pannicolopatia edematofibrosclerotica (cellulite), anche le indicazioni
per l’impiego del laser e le novità al vaglio della Medicina Estetica.
Oltre alla trattazione di temi di dermatologia, tricologia, cosmetologia,
scienza dell’alimentazione, sono in programma presentazioni di medicina
estetica, chirurgia plastica estetica, odontostomatologia estetica.
Segreteria organizzativa:
“Editrice Salus Internazionale s.r.l.”
Via Emanuele Gianturco, 11 - 00196 Roma
Tel. 06.36003462
UIME
Union Internationale de Medécine Esthétique
L’Assemblea Plenaria annuale dei Presidenti delle
società nazionali che fanno parte dell’UIME si è svolta in
occasione del XII Congresso Internazionale di Medicina Estetica tenutosi
a Rio de Janeiro dal 3 al 6 novembre 1999 ed ha eletto Carlo Alberto Bartoletti
Presidente dell’UIME per i prossimi due bienni 1999 - 2001 e 2001 - 2003.
Bartoletti era già stato il primo presidente dell’UIME nel 1978.
A Rio erano presenti Italia, Francia, Belgio, Spagna, Polonia, Marocco,
Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Colombia, Venezuela e Stati Uniti.
Sotto la presidenza italiana avranno luogo il 13° e il 14°
Congresso Internazionale, rispettivamente a Montecarlo dal 1 al 4 novembre
2000 e a Las Vegas (USA) nel 2003. |